Se il buongiorno si vede dal mattino il buon pomeriggio si vede mezzora dopo lo stesso. Così come era successo col Parma, e col Chievo, dimostriamo di avere una squadra così incapace da non potersi permettere di giocare in 10. Se già in 11 facciamo un fatica del diavolo per conservare una dignità di squadra, in 10 per noi è impossibile. Attenzione però, perchè questa non è una scusante ma un’aggravante. Una vera squadra, e per vera intendo forte, non si lascia intimidire da un’espulsione. C’erano tempi in cui si diceva addirittura che in 10 si gioca meglio, la Juve in 10 non gioca affatto. Se poi ci aggiungi il fatto che ogni volta che rimaniamo in 10 lo facciamo dall’inizio della partita e che quella partita la stavamo giocando male, allora nessuna speranza è lasciata a voi che guardate. Disarmante è vedere come tutte queste partite possano essere previste dall’inizio delle stesse. Siamo divenuti i veggenti degli ultimi minuti.
Ora tutti i commentatori si affanneranno a spiegare quest’ennesima umiliazione con le scuse e le analisi più disparate: superiorità degli avversari, mancanza degli stimoli trovati contro l’inter, colpa dell’ora, colpa dell’espulsione, colpa di questo, colpo di quello e bla bla bla… le chiacchiere però stanno a zero e i fatti (con la loro analisi) dicono solo una cosa, questa squadra non è affatto grande. Qualsiasi provinciale è in grado di vincere un paio di partite per poi perdere ancora, le grandi si differenziano per costanza, capacità di vincere anche se gli altri giocano meglio delle altre e anche se sono in inferiorità numerica. avete voglia voi a farvi trascinare da facili entusiasmi senza fare le somme alla fine. Col Lecce, avessimo pareggiato sarebbe stato uno scandalo, come la chiamate questa sconfitta allora? Pronti via abbiamo subito un Lecce con quattro indisponibili, con un solo attaccante di ruolo e senza un allenatore in panchina. Gli svarioni in difesa e a centrocampo, anche sull’undici contro undici, non hanno scusanti, la scarsa motivazione non ha scusanti, l’espulsione non è un alibi, l’immobilismo non ha scusanti. In tempi migliori qualsiasi allenatore dopo una partita del del genere sarebbe stato messo in discussione. Togliere Krasic invece che un attaccante poteva essere un segnale dato da chi credeva di poterla vincere, ma visto come la squadra s’era comportata fino ad allora, a conti fatti è stato deleterio, ed anche un 3-3-3 non può nulla contro un 4-4-1 se perdi 2-0, peggio ancora se con quella formazione, a parità numerica ristabilita, non fai granché d’altro in attacco.
Vogliamo dunque riaprire la discussione sull’efficacia di un Chiellini sulla destra? Della, ormai spesso, brutte prestazioni di Iaquinta? Dell’incidenza dell’allenatore sul tenere alta la tensione contro chiunque? Del calo di Aquilani, e dell’attaccamento alla maglia di questi giocatori? No? Allora rinnoviamo il contratto a Del Piero a qualsiasi costo e continuiamo a far ridere chi solo fino a una settimana fa (De Canio) piangeva preventivamente… Caro De Canio, invece di accodarti alle stronzate interistiche di complotto pro Juve, inizia a incazzarti quando la testa te la rompi e non prima. che questo sia da monito per tutti, anche se il mio appello cade nel vuoto.
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