Tanto tuonò che piovve, e benedetta acqua se per tutta la partita si pensava finisse come col Bologna, col bicchiere un terzo pieno e una nuova diagnosi: pareggite acuta. Alla fine invece ne usciamo vincenti oltre che convincenti, con l’esclusiva sulla sorte, che ci toglie gol già fatti e ci da zampata fortunata di Marchisio e papera di Abbiati. tra le mura dello Juventus Stadium il diavolo sembrava in chiesa, annichilito e schiacciato mostrava stanco la lingua.
Meno male bisogna dire, mancavano soltanto tre minuti e sembrava che il Milan l’avesse sfangata. Barricato in difesa per tutta la partita non impegna mai Buffon, ma sghignazzante si stava avviando a conquistare il suo punto dorato, mentre tutta quella scarsa cattiveria in attacco era un film già visto. Prima Vucinic, poi Vidal, poi lo stesso Marchisio erano già sulla graticola, e in verità il risultato non cancella i loro errori sotto porta. Stavolta invece il finale è stato diverso e ne possiamo ben gioire, guardando le milanesi così in basso, coi cartonati arrabbiati e sbraitanti per gli errori arbitrali pro Napoli, rimanendo in vetta almeno per 15 giorni assieme ad un’altra bianconera, l’Udinese.
E d’obbligo continuare a ricordare, così come ben stanno facendo i ragazzi, che la strada è lunga e chi si loda si imbroda. L’abbiamo visto lo scorso anno, le abbiam date alle grandi e le abbiam prese dalle piccole anche perchè ci siam ubriacati di vittorie nei big match. Oltre a pensare alla nostra massiccia prova ricordiamoci quindi che il Milan è stato poca cosa anche per suoi demeriti (demeriti evidenziati anche dalla loro posizione in classifica) e che alla prossima andiamo fuori casa da quel castigamatti di un Chievo. Riusciremo a far nostre anche queste gare fuori dallo sfarzo dei riflettori?
Intanto però stasera la vetta è solo bianconera.
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