Quel primo tempo sciupone gridava vendetta. Una Fiorentina dominata e assediata ma tenuta distante soltanto di un gol, mentre già aleggiava sullo Juventus Stadium il fantasma di Sabato scorso, la X che sa di croce. “l'icstoplasma”. Tanto più che le premesse sembravano tutte a favore del presagio, con loro che venivano da un pareggio simile al nostro, con un allenatore sulla graticola già ribattezzato MihajloviX, noi che dominiamo il primo tempo ma sprechiamo l’impossibile nella sagra del liscio e del mangio, loro che con il cambio di modulo sembravano aver trovato nel nuovo entrato Gilardino la chiave di volta, quasi che lo stadio pendesse verso la sud. Ecco perchè col nuovo vantaggio quasi si fatica ad esultare. Scottato dal Genoa Conte ha paura, tanto da rinunciare al suo credo offensivo per poter portare a casa una vittoria, qualunque essa sia. La Juve si rintana in difesa ed il resto è solo sofferenza, fino al 94’, quando quell’ultimo attacco di Gilardino nella nostra area ha fatto saltare tutte le coronarie bianconere. Per nostra fortuna, però le cose a volte vanno in maniera diversa e Gilardino cicca la conclusione.
Storia di come conquistare 3 punti sofferti facendo 14 tiri in porta contro 1. Chiaro che con questa canzone non si va molto lontano, il bel gioco deve sfociare in occasioni da rete finalizzate con più cattiveria, eccettuata la prima col Parma infatti, le nostre vittorie sono sempre state tirate per il collo anche se le si era ampiamente meritate. Speriamo di raffinarci un po' perchè è facile cadere in depressione da inconcludenza. Quel che di positivo si po’ dunque trarre rispetto allo scorso anno è il gioco, il possesso palla, il pressing asfissiante e le palle rubate sono tutt’altra cosa rispetto al subire l’avversario ogni partita, e se un piccolo sollievo morale si può trovare in queste sofferenze è il fatto che almeno usciamo a testa alta da qualsiasi risultato. Anche se la squadra sembra non sia ancora pronta per il Conte pensiero.
Matri è sempre più decisivo ma Vucinic e sempre più spaesato, la partita iniziava con una sola differenza rispetto a sabato scorso, Vidal, differenza che tutto sommato si è sentita in positivo. Bonucci si riguadagna in parte il perdono con quel gol, mentre molti di noi pensano al vero caso della settimana, Krasic in tribuna è in via di allontanamento o ritroverà la strada perduta? Ed Elia, avrà una chance? Quagliarella? Lo vedremo finalmente in campo? Nemmeno il tempo di porcele queste domande che già la “madre di tutte le partite” (per usare un termine caro a qualcuno) già si appresta all’orizzonte.
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