E così gli abbiamo purgati ancora, “la madre di tutte le partite” l’abbiam fatta ancora una volta nostra per estrema goduria gobba. Inter-Juve prescinde sempre da qualsiasi classifica e da qualsiasi condizione di forma, di solito in partite come queste vince chi è sfavorito, l’abbiamo visto in questi anni bui, perchè e la rabbia che ti spinge a dar qualcosa in più. Stavolta invece partivamo noi favoriti, con loro che per tutta la settimana mettono in atto l’ormai collaudato pianto preventivo per ottenere aiutini, con un cantante, ormai entrato in perfetto stile Inter, che si lamenta per i cinque rigori subiti in nove giornate, ignorando totalmente su quale panchina sedeva nella stagione 2007/2008, anno in cui subimmo lo stesso numero di rigori contro nelle stesse giornate… non mi pare si sia lamentato così in quell’occasione.
In poche parole le premesse non erano poi così positive e l’inizio del match sembrava confermarlo. Un Inter arrembante pareva voler rifarsi proprio contro la nemica storica, tanto che dopo il gol di Vucinic e il pareggio di Maicon veniva da dire: ecco, nulla di fatto. Invece alla fine di tutto Il principino batte il principe, che per l’occasione del gol lo guarda gioire dalla panchina. Poco dopo il cantante lo guarda anche entrare in area solo e cadere travolto da Castellazzi. Quasi si agita in po', ed in quell’attimo di secondo il suo cervello già inizia ad elaborare i mugugni per il sesto rigore in 10 (9) turni, salvo poi accorgersi che dovremmo esser noi a piangere, sbobinando quell’ormai famoso: “nel dubbio favorisci chi è dietro”. Meno male che il dio del calcio stavolta non aveva un impegno. Alla fine i castiga cartonati son sempre loro Vucinic (così come quando era alla Roma) e Marchisio, e noi godiamo come pazzi nell’andar a prendere questi tre punti in quel di Milano, vedendo i loro volti abbattuti e la loro classifica lacunosa, nel giorno di ottobre numero 29, con nel cuore la pazza speranza che doppio miracolo accada.
Godiamoci allora quest’altra settimana da capolista solitaria, ma sia chiaro che l’appunto è sempre lo stesso, troppi, troppi, troppi gol mangiati, e sofferenza che sa di crudeltà verso i tifosi, anche se si sa di star tenendo bene in difesa. Sarà perchè ancora non ci fidiamo di quella difesa?
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