Fin che si è in ballo, è bello farlo al centro della pista, facendosi beffe dei rosiconi del momento. Allora perchè dopo una pesante vittoria come quella ottenuta di ieri, sul campo di una comprimaria in classifica, devo fare un appunto che potrebbe suonare come inopportuno dai più sprovveduti? Semplicemente perchè è un allarme preventivo di qualcosa di latente che sta pian piano insinuandosi e che ben conosciamo, anche a causa dei noti fatti del 2006. Sto parlando della sofisticata arte delle malelingue, una sorta di sport massonico che nasce nei piani bassi dei palazzi milanesi destinati a studi televisivi. Se il populismo spicciolo di una trasmissione che già dal suo nome presuppone guerra preventiva al calcio giocato (“Il processo” di Biscardi), che da parte di chiunque abbia una buona cultura calcistica e un degno carattere morale, non dovrebbe neppure essere menzionata in maniera seria, se non per poter catalogare il sottobosco del trash tv, può permettersi di superare qualsiasi becero discorso da bar, insinuando che il Milan è stato sfavorito per favorire la Juve (in occasione della partita con la Fiorentina n.d.r.) potrebbe tra qualche tempo approdare nei piani alti.
Poiché ha ragione Conte: “chi vince non ha amici”, tanto più se ti chiami Juventus. Poiché se si può dire una cosa del genere quando non c’è alcun elemento a carico dell’accusa, cosa si inizierà a dire ora che c’è un fallo di mano INVOLONTARIO in area laziale, o un domani che ci sarà l’umano e inevitabile errore in favore della Juventus?
Fatto salvo che sia logico che se ne lamenti la Lazio, anche se non ne avrebbe diritto, e che in verità Mediaset ha riconosciuto che davvero non c’erano elementi di luogo a procedere, l’argomento è davvero delicato e dovrebbe essere affrontato seriamente. Magari per non dargli il peso che non merita ne continueremo a parlare nel post di Napoli-Juve, partita che arriva da premesse e dichiarazioni rilevanti che vorrei affrontare a parte.
In mezzo a tutto questo c’è la grande vittoria di ieri. Grande non tanto per il risultato ma per il suo peso in classifica. Ecco il perchè della mia lunga prefazione. Fino a questo punto del campionato c’è ancora qualcuno che divide il Milan dalla sua sgroppata solitaria e finché sarà così avranno un elemento di disturbo notevole per il campionato.
Il Pepe nella minestra si chiama Simone ma deve ringraziare la grande falcata di Matri sulla fascia sinistra, con un contropiede che parte da un intervento di Buffon che vale come mezzo gol. E’ stata dunque la serata dei portieri, con Marchetti un stato di grazia, sopravvissuto alle infami maledizioni di Auriemma, e con Buffon che si riconferma il migliore in Italia. Tutto questo anche senza il significativo contributo di Pirlo, sottotono. Giaccherini, inconcludente e goffo, risulta la nota più stonata del tutto, anche perchè a rimediare alle indecisioni di Bonucci ci pensa ancora una volta Barzagli. Un po’ di fortuna con quel palo della Lazio ma anche tanti gol mangiati e un Vucinic ancora sopravvalutato da Conte. In complesso però i bianconeri hanno offerto una buona prestazione, in attesa di Napoli…
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