lunedì 12 dicembre 2011

Serie A 15> Roma vs Juventus 1-1 - i più grandi errori dopo i weekend

Dallo stadio olimpico in Roma, abbiamo trasmesso, il festival dell'errore. Qualcuno l'aveva già ribattezzata "La più grande sfida dopo il weekend", e ad un occhio neutrale dev'esser parsa tale. Per chi invece di calcio é malato, come me, è sembrata un vero pastrocchio. Con errori da ambo le parti, a tratti clamorosi, culminati con un rigore parato da Buffon (occhio domani alle condizioni meteorologiche).

Se devo invece analizzare solo i nostri, non posso invece ritenermi soddisfatto. Parliamoci chiaro, una vecchia signora d'altri tempi, con la licenza di pronunciare quella Parola, questa partita doveva vincerla, dato le premesse di una Roma in emergenza, son due punti persi. La vecchia signora dello scorso anno invece l'avrebbe persa, dato che sembrava proprio quella, quindi alla fine il pareggio ci sta di nuovo bene.
Insomma, l'analisi di questa partita gira tutto intorno a questo. Pronti via, partiamo subito con l'handicap. Vidal si trasforma nel suo shampoo e cicca clamorosamente il pallone, che arriva lento in porta su un tiro di De Rossi, che altrimenti andava fuori, quasi un gol segnato in moviola. Stralindi e pinti i giallorossi si ritrovano in vantaggio con il minimo dello sforzo. Noi invece viaggiamo troppo molli e con troppa sufficienza, sbagliamo passaggi e, come al solito, le rifiniture. Sembra di rivedere il primo tempo di Napoli, davvero odiosi. Saranno stati i nefasti pantaloncini neri (come a Napoli e come gli scorsi due anni) oppure la stanchezza rimediata coi tempi supplementari di giovedì scorso in coppa Italia, sta di fatto che loro avevano più fame di noi, mentre il primo tempo è sembrato volare. Poi nel secondo tempo abbiamo fatto meglio ma abbiamo mangiato nella loro area concesso tavole inbandite nella nostra. Risultato finale: un pareggio che appiattisce la classifica. Parrà anche un campionato aperto e spettacolare, come questa partita, ma se sarà così fino alla fine sarà anche un gioco d'azzardo, soprattutto per chi, come noi, non entrare di nuovo in Champions potrebbe essere davvero preoccupante dal punto di vista sportivo ed economico. Consoliamoci col primato e con l'inbattibilità (unico club in Europa)

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