Il lupo è col fiato sul collo, la Juve si fa sotto con tutta la sua ferocia, che solo le 10 vittorie consecutive della Roma ridimensiona. 10 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta, sono una media non da poco, ma la classifica è quella che conta, ed ora noi siamo a 31 e un punto ci divide dal 32. Due numeri dall’alto valore simbolico. Siluriamo lo spauracchio Benitez che si vantava di non aver mai perso contro di noi.
Acuita dalla posizione in classifica delle due squadre e dall’ipocrita norma sulla discriminazione territoriale, torna in campo la rivalità più artificiale della storia del pallone nostrano. Creata ad arte, da loro, per sentirsi più forti, con la collaborazione di media tutti. Stamattina Il Corriere dello Sport titolava: “partita al veleno”, prendendo spunto dalla conferenza stampa della vigilia. Gli faceva eco il partenopeo Varriale, che a Stadio Sprint invitava un sedicente psicologo per fargli dire che: “nelle parole di Conte si legge disprezzo per l’avversario”. Insomma la miccia è inserita, come fa un “tifosotto di borgata” ad andare sereno allo stadio? L’odio chiama odio.
Accusati di essere poco puliti, da un pregiudizio fondato (questo si) sul razzismo, i tifosi napoletani ci tengono a precisare quanto questo sia falso, comportandosi da veri signori… e gettando palloni pieni di urina dal settore ospiti. Quattro tifosi juventini all’ospedale, settore ospiti disintegrato (ancora una volta). Vanno a Londra e sfasciano un pub, restano a Napoli e sfasciano il Pullman del Marsiglia. Di cosa cacchio stiamo parlando?
Il risultato del campo per loro è impietoso. Tre gol subiti, nessuno segnato, una quantità ragguardevole di tiri in porta che la nostra sfortuna, e la nostra l’imprecisione, gli risparmia dal gol. Higuain l'abbiamo spento, giusto quando Ogbonna lo fa girare pericolosamente in area si rende pericoloso. Callejon inesistente. Reina non ne trattiene una, ma è fortunato che non lo castighiamo sulle ribattute. E dopo tutto questo Piccinini? “Risultato bugiardo per il Napoli”. Accompagnato da un vomitevole post partita Premium da confini della realtà, in cui Conte non le manda a dire, litigando con tutti.
Juve in vantaggio sin da subito con il Re Leone, con l’occhio si falco subito li a dire: “Fuorigioco! Fuorigioco!”. Son diventati tutti moviole umane dall’occhio infallibile. Ma noi li zittiamo con una prestazione straripante da un lato e ragionata dall’altro, che lascia a loro giusto il possesso palla, causato più dal vantaggio troppo rapido. Il vero argentino (Tevez) si muove Torino, come vuole, ma non la riesce a buttarla dentro. Così come Vidal, che cicca un gol da mani tra i capelli. Ci pensa così Pirlo, con una delle sue punizioni da maestro, a raddoppiare e alla Pogba a spegnere la luce, alzandosi un pallone e insaccandolo un gol spettacolare. L'unico degno di nota nella loro squadra è stato Insigne, che ha offerto a Buffon una serata da fuoriclasse.
Il prezzo della vittoria è stato però fin troppo caro. Con la difesa decimata dalle squalifiche, un’espulsione causata da un “assist” dell’arbitro che mette Ogbonna nelle condizioni di dover far il secondo fallo da giallo. Con Chiellini già fuori, ora siamo senza centrali e volessimo metter li Vidal dobbiamo prima vedere in che condizioni arriverà dopo la sosta, visto che alla fine ha accusato anche un risentimento muscolare.
Al Napoli ripropongo il saluto dell’anno scorso: IATEVENNE!!!
Nessun commento:
Posta un commento