Finalmente arriva la tanto attesa prima vittoria in Champions in stagione. Facciamo nostro il primo dentro o fuori grazie ad un Hat Trick di Re Arturo Vidal. Nulla ancora di definitivo ma quantomeno di molto utile, grazie alla vittoria del Real sul Galatasaray.
Con un occhio al campo e con l’altro al tabellone, in attesa di notizie da Madrid, dove i bianchi di Ancellotti partivano subito col doppio handicap contro turchi Mancini. Come se non bastasse l’assenza di Cristiano Ronaldo manco il tempo di iniziare la partita che subito restavano in inferiorità numerica. Iniziamo a capire che comunque dovevamo cavarcela da soli.
Primo tempo rognoso e scorbutico, in cui il Copenaghen se ne frega se passa in svantaggio e continua a stagnare nella propria metà campo. Non riusciamo ad aprirci una breccia. Deve dunque pensarci Jacobsen, che per anticipare Pogba in area sbaglia sport ed entra in Bagher. Rigore che il guerriero calcia magistralmente alla destra del portiere sotto la nord.
Nemmeno il tempo di finire il panino al tonno preparato nell’intervallo che subito ci va di traverso. Signora tradita dal suo ex, Melberg riequilibra la gara. Tocca così riaccorciarsi le maniche e puntare l’altra area dove Llorente controlla spalle alla porta e lesto si gira, ma Melberg, ancora lui, forse in un ritorno di fiamma, abbraccia la sua veccia maglia con dentro lo spagnolo e lo atterra. From disco to disco arriva Vidal e la piazza nello stesso angolo, anche sotto la sud. La Juve riacciuffa il vantaggio e prova a gestirlo. Manco a dirlo i pericoli a Buffon arrivano da dove osano le aquile, visto la stazza di quei lungagnoni. Ma poco dopo, l’hombre del partido, su un cross di Pogba, dimostra che i colpi di testa si possono tirare anche con la testa (intesa come materia interna) e con un pallonetto di cresta uccella le aquile e mette al sicuro il risultato.
Vittoria tutta di Vidal dunque, che porta a casa il pallone con la sua prima tripletta in coppa e in carriera. In una serata in cui non brilla nessun altro in particolare. Persino Pirlo calcia tutte le punizioni centrali e Pogba appare stanco. Sul finale torna la difesa a quattro e fa capolino in campo anche un certo Vucinic. Giusto Llorente, ancora lui, zittisce di nuovo i suoi denigratori crescendo di partita in partita.
Di là intanto, a dispetto della qualificazione, il primo posto in tasca e l’uomo in meno per una partita intera, il Real fa' del Galatasaray un solo boccone. Ora in vista dell’ultimo turno in territorio turco possiamo portare in valigia due abiti da cerimonia su tre. Ma guai a fare calcoli, si deve puntare alla vittoria come con lo Shaktar un anno fa.
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