Un cicchetto così, all'ultimo secondo dei minuti di recupero (94'), non se lo sarebbero mai aspettato. Oltretutto dall'odiato Osvaldo, fischiato per tutta la partita, che segna il suo primo gol stagionale in campionato con la Juve. Dai è davvero troppo! Proprio ieri che avrebbero potuto vincere il loro tanto decantato scudetto morale, che vergogna!
Già ma tanto non conta, perché loro continueranno ad appuntarsi sul petto più patacche dei prescritti, perché il bello degli scudetti morali è che li vinci al bare (come dicono a Roma) non sul campo. Alle altre non basterà fare 99 punti (mostruosi), estromettendo finalmente i prescritti dall'albo dei record, ma nemmeno 114 (su 114) sarebbero sufficienti per 'sta gente. No, loro a parole sono imbattibili e persino i prescritti l'hanno sperimentato sulla loro pellaccia nel post farsopoli.
Ha ragione Candelá, ci vorrebbe una stella cadente per ogni loro secondo posto. Come si premia col gelato un bimbo che piange col moccio al naso, perché ha perso a calcetto. Il campo parla una lingua a loro ignota, quasi aliena. Aliena come i numeri bianconeri che in nessuna altra parte del mondo sarebbero disconosciuti... tranne forse in Francia, dove c'è (guarda caso) il loro compaesano Ranieri ad attribuirsi l'edizione transalpina dello scudetto morale. Un altro che di mediocrità e secondi posti se ne intende. Seduto sulla panchina di una squadra che, se non fosse per i money, oggi forse sarebbe ancora in B.
E così la tanto attesa goleada giallorossa non c'è stata. La Juve si presenta quasi al completo alla #gitaaroma, eccezion fatta per Storari (il migliore in campo ieri) e Padoin (premiato con la maglia da titolare per quel gol contro l'Atalanta) e nel primo tempo parte anche meglio di chi invece aspetta la partita come si aspetta una finale. Siamo noi a creare qualcosa in più, con Llorente per due volte ad un passo dal gol, poco convinto davanti a Skorupski. Gli fa eco Gervinho, che ha una occasione simile dopo che gli regaliamo palla a centrocampo, ma anche dall'altra parte Storari ha la lucidità di rimanere in piedi fino all'ultimo e di sventare la minaccia. Il resto sono un timido tentativo di Destro e qualche tiro da fuori.
Già Destro, colui la cui squalifica smosse per rabbia i Sette Colli, ma che nei fatti non ha cambiato nulla, visto che senza di lui la Roma ha vinto comunque tre partite su quattro e con lui ieri ha perso, con una prestazione dello stesso sotto la sufficienza.
Nel secondo tempo invece Juve e Roma sembrano accettare un po' lo 0-0. Una partita scandita dai falli, sintomo della loro frustrazione di non poter dimostrare con una vittoria di essere i migliori. Allora Conte toglie il più "pericoloso" della serata per Osvaldo, accolto da insulti fischi e tanto altro. Ed ecco che quando l'ultimo giro di lancetta scocca, Johnny Depp firma il lieto fine di questo film (almeno per noi).
Che fare allora? La delusione è grossa. Prima si ammazzano dalla disperazione poi non ci stanno e vanno subito a vedere dove attaccarsi. Eccolo! Il gol è viziato! Il gol è viziato! Si agitano nelle loro tane come lupi inquieti. Come Zampa, che si ammutolisce e impreca contro il primo gol di Osvaldo e poi va a casa, vede le immagini e si incazza sui Social. Pensate se c'era lui al posto di Russo. Uno che per poco non gli convalidava un gol di mano, se non era per l'arbitro di porta. S'attaccono al fuorigioco di Tevez, quando invece nemmeno l'avevano notato (come al solito) in diretta, se non con la lente di ingrandimento. Persino Skorupski non lo vede alla sua sinistra, figuratevi se ne poteva trarre un fastidio e quindi se mai può essere influente. Ergo, GOL REGOLARE! Andate a leggervi il regolamento e fatevene una ragione!
Invocano a gran voce la prova TV per Chiellini e il codice etico. Loro che con il Sassuolo, prima si son presi in silenzio la tripletta illegale (per mancata espulsione) di Destro e poi han fatto caciara per la squalifica dello stesso, mentre questo se la cavava con solo 3 giornate, dato che oltre a menare le mani ha anche simulato. Dategliela la prova televisiva, sai cosa ce ne frega? E dategli anche il codice etico. Uno in meno che mandiamo in gita in Brasile. Perché quest'anno per l'Italia sarà una gita, altro che "Juve non all'altezza delle Champions".
Il loro capitano invece si che è un signore, Sputa, prende a schiaffi i veri Capitani, manda a quel paese gli arbitri, sempre da impunito e da ieri non da neppure la mano all'avversario dopo che il fallo lo commette lui. Del rigore su Lorente solo un accenno. Copione già visto quest'anno, quella della memoria selettiva.
Conte va? Conte Rimane? Penso che lui stesso voglia andar via perché stanco... ma di questo ne parlerò approfonditamente quando avremo più elementi, perché le cose da dire sarebbero molte.
Nessun commento:
Posta un commento