C'è una cosa per la quale i Milanisti si contraddistinguono ed è la loro boriosa convinzione di essere i più grandi di tutti. Loro sono il Miiiiiiilan (come urla il loro speaker allo stadio) quelli che entrano in campo coi Bon Jovi. Ancor oggi che non sono più la "squadra più titolata al mondo" il loro presidente vola a dirlo fiero ai giovani della squadra arrivando in pompa magna di elicottero. Ma ad onor di verità a volte non è nemmeno colpa loro quanto di avere un mistificatore del genere come presidente e tutto quel gran baraccone della mistificazione e della propaganda calcistico-politica che si chiama Mediaset. Per un gol di tacco di Menez (in corsa a porta libera) han fatto finire il mondo, definito da Piccinini "uno dei gol più belli che abbia mai visto", parzialmente occultando il fatto di aver subito 4 (quattro) gol dal Parma, quest'anno candidata (mio pronostico) alla B. Logico che poi i giovani rampolli del tifo Milan crescano in quel modo.
Nell'ultima settimana si erano sperticati in elogi ad Inzaghi tanto quanto gli juventini erano rimasti catastrofisti dopo l'addio di Conte. Non serve ricordare che siamo ancora alla terza giornata e che sarebbe preferibile rimanere equidistanti da entrambe le mentalità. Ma in fondo il tifoso e un sognatore ed è anche giusto che sia così, è bello credere nell "impresa" (per citare inzaghi) ma poi bisogna dare voce al campo.
Ieri tutto è stato tranne che un Milan fiero. Ben lontano dalla sponda marina sulla quale è rimasto "il suo dire". Manco fosse il Cesena è rimasto rintanato nella propria metà campo. Noi tutti ricordiamo, e dovrebbe andare a sua rivalsa, la partita dello scorso anno con il Milan di Seedorf. Chiaro che se una squadra come il Milan, che Cesena non è, si rintana nella propria area per tutta la partita lo spettacolo va a farsi benedire, anche perché di conseguenza noi avevamo il freno a mano tirato dalla paura del loro eventuale contropiede beffa (cosa che è avvenuta raramente in tutta la partita). La superiorità e la gestione palla bianconera hanno avuto il sopravvento.
Quattro vittorie su quattro tra campionato e coppa, prova Milan superata e nessuna rete ancora subita. Con Vidal in panchina sta sbocciando in campo Pereyra alla sua seconda buona prestazione consecutiva. Bello constatare che alla bisogna si possa fare affidamento anche su di lui. Certo Vidal è altro, è quello che quando entra (ancora tecnicamente convalescente) spegne il mito di Menez rubandogli un paio di palloni dai piedi. Pogba stoppa un pallone in area, destinato al fondo, che diventa la foto da appendere nella bacheca Facebook del sito ufficiale. Il Polpo "è sempre lui", come quando poi serve colui il quale ogni qualvolta se lo ritrovano di fronte in casa si ricordano quanto sia amaro averlo contro e non a favore. Questo tarlo rossonero, questo esorcista del diavolo. Perchè se Galliani gira ancora col gol di Muntari sul cellulare, noi giriamo con la sua foto al ristorante con Carlitos Tevez. Già
Muntari, ormai solo un feticcio da esibire, da utilizzare per strappare
qualche ammonizione per se e di rimando per coloro i quali fa incazzare
in campo, il calcio è altro dalla sua spocchiosa provocazione.
Quale migliore beffa? Carlitos scivola mentre serve Pogba, cade, si rialza e come l'anno scorso, servito dal talento francese va in gol sotto la curva che ospita i nostri tifosi. Successivamente avremmo potuto anche arrotondare il risultato (senza contare il palo di Marchisio nella prima fazione) se Vidal non si fosse emozionato dopo un assist di Paul (ancora lui).
Per loro solo un Buonaventura e un Torres non pervenuti e un Menez che SI BUTTA in area sperando che il mediocre Rizzoli abbocchi. Rizzoli, uno che la memoria selettiva ricorda per la giusta espulsione di Pandev a Pechino (chiedere procuratore), ma non per il rigore d'ascella di Isla, che regalò al Milan una vittoria immeritata un paio di anni fa. Sempre titubante negli interventi, ammonisce Marchisio per un fallo su pallone, reo forse di volerlo scoppiare.
Appuntamento alla prossima allora, contenti che quelli che in settimana (in un sondaggio condotto da milanisti per milanisti) ci han votato come la squadra più odiata abbiano ricevuto sul campo ciò che non meritano con le parole, perchè inutili ai fini della vittoria. Anche l'ex Allegri da ieri un po' se la ride.
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