La partita col Cesena evoca sempre scenari simpatici, anche se il famoso e "fantomatico" pareggio fu inscenato a Milano, un giorno che giocavamo a Cesena. A Torino invece l'ultima volta andò più o meno come oggi, cioè con l'assalto di una squadra e l'estrema difesa dell'altra. L'avevamo ampiamente previsto sabato scorso qui in Italia funziona così, l'ha fatto il Milan a San Siro figuratevi se non lo doveva fare il Cesena allo Juventus Stadium. La nostra bravura è stata ancora una volta oggi - come allora - quella di scardinare le barricare romagnole.
Il menù della casa offre Giovinco dall'inizio e Tevez a riposo. La formichina torinese allora prende la palla al balzo - anche se più di una di quelle palle le manda alte o sui guanti del portiere - e offre una prestazione maiuscola - comico usare quest'aggettivo per uno della sua statura. Sebastian pecca di imprecisione e di sfortuna ma mai di impegno, come quando sul finale stampa una foto sul palo a risultato già archiviato. Vorrà dire che il futuro portiere bianconero Leali, alla prima libera uscita insieme sarà costretto a offrigli una cena, visto quanto è stato messo in mostra stasera dai suoi tiri.
Come col Malmoe, tutta la squadra inizia con la calibrazione sbagliata. C'è voluto infatti il secondo ciak di un rigore - per fallo di mano - che già doveva arrivare prima. Leali - ancora lui - mette le ali e per poco non la prende a Vidal. Fortuna che gli scivola di mano e si aprono lo danze. Anche sull'1-0 il canovaccio non muta. L'assedio continua ma bisogna aspettare il secondo tempo per gustarsi il bis di Arturo. A suggello della serata arriva anche il gol di Lichsteiner che finalmente da quella posizione tira in porta.
"A Pereyra non rinuncio" - disse Allegri - che stavolta lo inserisce nel turnover che tiene fuori Pogba. Altra staffetta spagnola, altra partita di impegno ma di reti bianche per Llorente e Morata. Il giovane con la "ricompra" allontana letteralmente da se il primo gol in bianconero con l'altro piede, quando si gira in area palla al piede, ma anche la tripletta da Vidal che a due passi da lui doveva sola gettarla dentro.
Il file Cesena è dunque archiviato senza sforzo ma non senza impegno. Profuso dal primo all'ultimo minuto. Sul 3-0 come se si stesse ancora sullo 0-0. Ancora nessuna rete subita, ventunesima vittoria interna consecutiva, punteggio pieno: recita il bottino. Certo qualcuno si sarà guastato la bocca con quel gol sul finale della Roma, che le da la vittoria, perchè quando in campo tutto era già stato detto e fatto l'orecchio era già alla radiolina. Ma meglio non pensare che sia già finita quando invece deve ancora iniziare.
Nessun commento:
Posta un commento