In attesa di essere degni di poter ospitare sua illustrissima Nazionale di calcio italiana - a tale proposito chiediamo a quel cattivone di Andrea Agnelli di ritirare il ricorso di 443 milioni nei confronti della santissima FIGC, per poter beneficiare a un modico prezzo di un'amichevole inutile - la Juve scende in campo con la maglia azzurra, proprio quella che si era detto portasse sfortuna, ma dato che abbiamo perso anche con quella verde è stato giusto dare a questa una seconda opportunità. Quale migliore palcoscenico, allora, se non quello che da ventitre partite consecutive ci vede trionfare?
Al di là dalle facili superstizioni o dei supporti statistici sui record casalinghi, oggi era più che fondamentale vincere, per riassettare la situazione di classifica. Nel giorno in cui si riportano indietro le lancette dell'orologio, portiamo indietro quelle del campionato al post Juve-Roma. E vien da ridere pensando alla scarsa conoscienza del campionato italiano, di chi dopo il pareggio di Reggio Emilia (col Sassuolo) già twittava -1 Daje (Naingolan). Il campionato è lungo signori, sia nel bene che nel male. Ah, già! Ma tanto loro l'han gia vinto quindi possono dirlo senza alcuna scaramanzia.
In tema di seconde opportunità, io personalmente non l'avrei data a Pirlo, visto che anche oggi gira male. Allegri stesso fa capire, nelle interviste, che sarebbe stato meglio per lui fare come Totti e abbandonare la nazionale. Anche se, d'altro canto, si potrebbe contestare allo stesso Allegri il suo utilizzo sconsiderato anche ora che bisognerebbe dosarlo. Chi invece non si lascia scappare l'occasione di sbloccarsi è Llorente, che finalmente si toglie questo peso di dosso. Mai come ora ci sono mancati i suoi gol. Quelli che lo scorso anno arrivavano più facilmente anche da lui, quelli che ci serviranno in futuro. Giornata di riscatto anche per Vidal, dopo tutto l'inutile e tendenziono chiacchiericcio su di lui.
Oggi il Palermo non è mai stato una grande minaccia alla Juve, ma bisogna registrare ancora una volta quella svogliatezza del periodo che in altre partite può farci male, come è accaduto in Champions. Intanto allora prendiamoci questi tre punti ma iniziamo seriamente a cambiare registro, e facciamolo in fretta perchè tra turni infrasettimanali e Champions non c'è davvero tempo. Intanto portate indietro le lancette della classifica e che tutto ricominci da dove era.
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