mercoledì 31 dicembre 2014

Col senno di POI - Un anno di Poi Si Risolve [edizione 2014]


Anche il 2014 ormai è quasi solo un ricordo, un anno pieno di promesse e di buon intenzioni nel campo dell'entertainment e dello sport, non tutte mantenute. E' stato comunque un anno molto ricco per noi di Poi Si Risolve, quello nel quale abbiamo pubblicato più post e c'è stato spazio anche per qualche nuova sezione.

La fine del 2014 si porta con se anche la fine (quasi certamente) del viaggio nel mondo della Terra di Mezzo cominciato nel lontano 2001 con il primo capitolo de Il signore degli Anelli. La Battaglia delle 5 armate, arrivato puntualmente nei cinema sul finire dell'anno, ha chiuso anche la saga dedicata a Lo Hobbit. Non è andata esattamente come ci aspettavamo, o meglio non è andata esattamente come volevamo: purtroppo era abbastanza ovvio che la chiusura della saga fosse affidata ad un film più spettacolare che tolkieniano e così è stato. Nonostante questo comunque non possiamo che lodare il lavoro di Peter Jackson, colui che ha reso possibile il miracolo di vedere l'opera di Tolkien sul grande schermo, facendolo ci scende una lacrimuccia pensando che probabilmente sarà l'ultima volta.

Sempre sul fronte cinematografico è stato l'anno del ritorno di Christopher Nolan, col suo Interstellar, film controverso e anche criticato da alcuni ma che ci ha regalato una grande storia fantascientifica, che su questi lidi abbiamo apprezzato. Altre buone sorprese cinematografiche dell'anno sono state il particolare e politically scorrect "Lo sciacallo", un trio di film con attori di genere action in grande spolvero (il "Groundhoghesco" Edge of Tomorrow col redivivo Tom Cruise, The Equalizer con Denzel Washington e La Preda Perfetta con Liam Neeson) ma soprattutto è stato l'anno della sorpresa Guardiani della Galassia: il film che forse ci ha stupito di più rispetto alle nostre aspettative.

Sul fronte delusioni mettiamo l'apprezzatissimo (non da noi però) Lei, ormai probabilmente è un dato di fatto che Jonze viaggia su una lunghezza d'onda diversa dalla nostra, un Amici Come Noi abbastanza ridicolo a tratti e salvato dalla bravura di Pio e Amedeo e il secondo capitolo di Sin City: non disprezzabile assolutamente ma al di sotto delle attese.

L'anno si era aperto con l'oscar a La Grande Bellezza, tra commenti esagerati (sia in positivo che in negativo) e esaltazioni italiote (un anno invece poi risultato poverissimo per il cinema italiano) e soprattutto con il ritorno di Scorsese con l'ottimo (ma non del tutto capito da molti) The wolf of Wall Street.


Anche per quanto riguarda l'universo calcistico è stato un anno molto molto particolare: come un fulmine a ciel sereno dopo 3 anni di vittorie Antonio Conte in un giorno qualsiasi di luglio si dimette da allenatore della Juve. Tripudio collettivo, sconcerto degli juventini, romanisti che preparano il tricolore, Sabatini che comincia nel suo delirio di onnipotenza a credersi Galliani o Moggi e così, mentre gli juventini si disperano e ripensano ai settimi posti, ti infila l'acquisto dell'anno: Iturbe, mr. 30 milioni. Alla Juve arriva Allegri e ormai per gli juventini è una condanna, circola solo rassegnazione.

Poi stranamente comincia il campionato e la Juve vince e poi rivince, e poi comincia pure a vincere in champions (non senza complicarsi la vita come è normale ormai) e la Roma partita a spron battuto piano piano perde i pezzi e perde pure di brutto a volte (le 7 pere storiche dal Bayern ormai sono scolpite nel 2014. Ecco quindi che questo 2014 si è consumato come i precedenti: la Juve che vince e la Roma e le altre che si lamentano. Siccome però stiamo parlando di una squadra tutt'altro che perfetta e che anzi a volte decide quasi consapevolmente di suicidarsi sul più bello l'anno si chiude con una sconfitta rocambolesca in supercoppa e quindi anche gli avversari (in questo caso il Napoli) a Natale hanno avuto il loro piccolo momento di gloria.



Come detto sopra nel 2014 abbiamo cominciato anche a recensire le Serie TV visto che ormai queste sono assimilabili ai film sia per qualità che per mezzi impiegati. E' stato su questo fronte, inutile dirlo, l'anno di True Detective: serie antologica che ha raccolto consesi dalla critica un po' ovunque. 
Person Of Interest è ormai una sicurezza mentre The Bridge nell'arco dello stesso anno ci ha affascinato con un'ottima prima stagione, poi deluso in parte con una seconda chiusa in fretta e non benissimo e infine mollato con una chiusura prematura della serie che lascia un po' l'amaro in bocca.
Tra rinvii e recuperi a singhiozzo abbiamo continuato ad apprezzare The Killing e l'incostante The Walking Dead.

Le due delusioni (e belle grosse) si chiamano The Mentalist con una risoluzione della questione John il Rosso patetica (Heller ma che cavolo combini?  (Non mi rovinare del tutto pure Gotham) e American Horror Story che si è trasformato in un inutile telefilmettino per regazzini con ben poco horror. Speriamo che la stagione successiva (che comincia tra un po' in chiaro) dia una mano di bianco e ci riporti alle atmosfere della seconda stagione.


Infine come al solito su questi lidi abbiamo ascoltato molto ma scritto poco. Va comunque citato il ritorno dei Pendragon (da noi recensiti e "tradotti") con un album molto gradevole e migliore del precedente, quello degli IQ con un inaspettato e ottimo The road of bones e il ritorno del "pifferaio magico" Ian Anderson.

Chiudiamo con i videogames dove segnaliamo il divertentissimo e caciarone Borderlands 2, il "ritardatario" e magnifico The Walking Dead e il controverso Beyond, apprerzzato quanto odiato a tratti.

E q-q-q-q-questo è tutto gente (cit.).
Vi auguriamo un buon 2015 e speriamo che sia un anno pieno di buone cose da vedere e da recensire.

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