martedì 23 dicembre 2014

Il Canto di Natale della Juventus

Il Natale è pieno di film a tema, di pellicole dedicate alla festa dell'anno in cui tutti sono più buoni, il bene trionfa sul male e tutti si vogliono più bene e sono disposti a donare e a regalare un momento felice anche a coloro che non se la passano bene. La storia più famosa e rivisitata è "A Christmas Carol" di Dickens e anche la Juve ha pensato bene di regalarci ieri la sua versione da guardare rigorosamente (e soltanto) a Natale, il periodo in cui anche le cose impossibili possono accadere ("A natale si può amare di più", ricordatelo).

Il perfido Scroogentus pieno di allori e di trofei è però anche troppo avaro e si rifiuta da tempo di cedere un po' dei suoi averi e delle sue ricchezze agli altri, da anni vessati dalla sua prepotenza e dalla sua superbia.
Durante tutto l'anno (e anche negli anni passati) i dipendenti del campionato italiano non sono riusciti ad ottenere grosse soddisfazioni, riuscendo ad arrivare ancora una volta a stento alle feste natalizie: chi non ce l'ha fatta e non è arrivato al panettone, chi si culla su presunti trofei del passato (e sul
fatto che si narra che una volta Scroogentus abbia fatto la fame e si sia ritirato in un oscura casa diroccata chiamata serie b) per non ammettere il presente, chi continua a gettare fango su Scroogentus nascondendo in un armadio tutti i suoi segreti irrivelabili ,chi millanta ricchezze che non possiede vestendosi elegantemente per mascherare invece le sue misere condizioni...

La storia però è dedicata ad un umile personaggio: Bob Napoletchit, simpatico e pacioso personaggio da anni però in miseria. Questa sarà la sua occasione di riscatto.
Scroogentus e Napoletchit organizzano una "sfida" che si sarebbe tenuta il 22 dicembre, nel quale avrebbero messo in mostra le proprie qualità, una partita di calcio. Alla fine il più bravo avrebbe ottenuto anche una coppa (di non grandissimo valore ma naturalmente qualora Scroogentus avrebbe perso avrebbe assunto grande valore simbolico per tutta la nazione).

Nauralmente Scroogentus era sicurissimo di vincere: ricco, famoso, pieno di dipendenti dalle qualità eccelse, l'ennesima occasione nella quale avrebbe messo in ridicolo tutti gli altri e quale occasione migliore del Natale per risultare ancora più perfido?

Napoletchit invece aveva reclutato dei suoi amici, molti di dubbio valore e privi di qualità, un paio di baravi invece stranamente era riuscito a rimediarli, pur dissanguandosi e dilapidando quasi tutti i suoi averi rimasti.
La partita ebbe inizio e subito le cose andarono come era normale che fosse: la squadra di Scroogentus era la migliore subito si portò in vantaggio, tra la delusione di tutto il popolo.

Ecco però che all'improvviso i giocatori di Scroogentus videro sulla traversa un bambino, un bambino dalle fattezze stranamente conosciute:"Sono il fantasma del Natale passato" disse e gli mostrò una serie di immagini a lui familiari, il Natale del 2009, anno nel quale il povero Scrooge era ancora povero e trattato male da tutti, un periodo nerissimo della sua vita.

Scroogentus scacciò il bambino dalla traversa ma nel frattempo mentre era distratto da quelle visioni si accorse non solo che il primo tempo era ormai finito, ma che il risultato era di 1-1 e si era ormai a secondo tempo inoltrato.
Ripresosi dallo shock, il perfido Scroogentus decise di ricominciare a ridicolizzare Napoletchit, e naturalmente lo fece, ma ecco che all'improvviso il tiranno ebbe una nuova visione: un uomo dalla r moscia gli mostrò cosa accadeva in quel momento tra i suoi familiari. Stavano organizzando una grande cena natalizia ed erano tutti seduti a tavola. Mentre mangiavano ridevano e bevevano allegramente mentre si prendevano gioco di Scroogentus. "Ricordate quando lo mandarono in b con il nostro consenso?" "Potevamo fare qualcosa ma non facemmo nulla, quanto era bello vederlo dibattersi tra le mura di quella catapecchia".
Scroogentus rimase di sasso e gli scese una lacrima pensando a quanto era odiato e malvoluto anche dai suoi stessi familiari.

Quando si riprese si accorse che la partita era ormai finita e che incredibilmente Napoletchit era riuscito a portarsi di nuovo in parità. La sfida si sarebbe decisa ai calci di rigore.
Durante i tiri dal dischetto ancora una volta Napoletchit era in grossa difficoltà, sbagliò parecchie volte ed ormai Scroogentus aveva la vittoria in tasca, bastava un singolo rigore per ottenere la vittoria.
Accadde però qualcosa usuale, per la terza volta uno spirito fece visita a Scroogentus: un terzo fantasma si presento col nome di "fantasma del natale futuro" e gli mostrò immagini degli anni a venire: era il 2080, dopo ben 22 campionati consecutivi Scroogentus quell'anno navigava a metà classifica, nella giornata precedente aveva stabilitò un record, gli erano stati assegnati contro 15 rigori nella stessa partita, tutti falliti, ma aveva perso per 1-0 con un autorete al 98' minuto.

Scroogentus era arrabbiato, sbatteva i pugni, digrignava i denti e all'improvviso urlò una frase: "Non voglio perdere così, non così per favore, sarebbe stato molto meglio perdere con uno dei calci di rigore, tanto ormai il campioanto è andato ma perchè fare questa figuraccia?"
All'improvviso però le immagini svanirono e sullo sfondo Scroogentus vide Napoletchit e i suoi festeggiare, avevano vinto il torneo.

Scroogentus era incredulo ma da un parte sollevato: quello che aveva visto nel futuro era soltanto una stupida visione.

Per questo decise di presentarsi regolarmente alla premiazione e ne fu ben contento, per una volta il bene aveva trionfato e il perfido Scroogentus aveva capito che una volta ogni tanto (ma ogni tanto però, solo a Natale eh) era giusto regalare un sogno anche agli altri e così con una briciola offerta ogni tanto ai più bisognosi sarebbe stato comunque ricco, felice e vincente per sempre


THE END

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