giovedì 23 aprile 2015

UCL 1/4 R> Monaco vs Juventus 0-0 - Puntando tutto sul doppio zero

La Juve si gioca tutto sul doppio zero al Casinò di Montecarlo, e porta a casa Jackpot Uefa e semifinale. I viaggi verso la gloria si fanno un passo alla volta e questa Juventus, col sudore, la sofferenza e una solida difesa, entra nel salone delle prime quattro d'Europa. Proprio quella Juve che ad inizio stagione, con la partenza di Conte e l'arrivo di Allegri era già spacciata, finita, decaduta. Da adesso in poi, parafrasando Chiambretti, comunque vada è già un successo!


E' stata una puntata d'azzardo, un colpo gobbo a Montecarlo. Lo 0-0 è stato sin dal primo minuto l'obbiettivo principale. Coperta e abbottonata dietro come se temesse di prendere docce gelate. Coperta e abbottonata anche perchè - come si scopre a fine gara - la squadra ha dovuto lottare contro una piccola epidemia influenzale, che ha colpito Vidal, Tevez e Morata, e che si è conclusa con le immagini "pulp" di Alvaro che vomita in campo. Poco spazio allo spettacolo.

Così il tempo si dilata. Quella pallina gira e gira, e continua a girare, ancora e ancora. Aspetti quel gol che può chiudere tutto ma temi per quell'altro che può prolungarlo per un altro secolo. Mentre il resto d'Italia non juventino si annoia e spera, noi perdiamo anni di vita. C'è di buono che non si è sofferto poi così tanto in difesa, come si è sofferto per il tempo che ci separava dalla fine. Gli eroi della serata restano dunque i ragazzi della difesa. Eccettuata quell'ammonizione che Chiello è costretto a spendere, dopo l'ennesimo scivolone annuale, il secondo tempo è stato perfetto solo per il reparto arretrato. Morata si becca una fabbrica di bestemmie quando perde il tempo del passaggio a Tevez, dopo quel contropiede d'oro. Tutti gli altri non fanno nulla per non farti incazzare. Impauriti e concentrati solo sulla fase di non possesso. Ma alla fine loro si confermano un debole attacco e noi una solida difesa.

Piccinini è impaziente. Da sempre si nutre di polemiche e non fa nulla per tradire le richieste di giallo nei nostri confronti: "Si fotta se è un'italiana, non è certo il Napoli ed io non sono Pardo (quello del "che importa" sul fallo di mano di Higuain col Wolfsburg). Ma l'arbitro scozzese non fischia mai, né da una parte né dall'altra. Anche quando Vidal rischia di regalare un rigore, che sicuramente un altro arbitro più fiscale avrebbe concesso senza esitare. Alla fine, come ho già detto all'andata, in questa competizione, per arrivare lontano, devi essere anche un po' fortunato, tipo l'Inter di Mourinho. E poi, il colore blu della maglia, ricordava anche il famoso Pullman Chelsea...

E così dopo una partita interminabile, durata ben 12 anni, arriviamo in semifinale, Al sorteggio di venerdì ci arriviamo contando i soldi guadagnati al Casinò, da outsider assoluta e (come accadde col Monaco) con le altre che ci corteggiano per uscire insieme. Ci arriviamo già consci della difficolta e con la spensieratezza di chi va a divertirsi e pensa: "comunque vada è già un successo"

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