Ultimo giorno di scuola prima degli esami. L'ultimo compito finisce in pareggio. Ieri
in campo due squadre che avevano già fatto il proprio lavoro, alle
quali avanzava giusto un po' di tempo. Quello per decidere chi doveva
essere il capocannoniere della Serie A. Sin dalle premesse è stata,
però, una lotta sbilanciata. Non tanto per la forza e le qualità
dell'uno o dell'altro (Toni-Tevez), quanto per la loro disposizione in
campo nella partita. Toni partiva con un gol di vantaggio e con tutta la squadra che
giocava solo per lui (come tutto l'anno) Tevez invece ha passato tutto
il tempo al fianco di Pirlo a centrocampo, partendo praticamente dalla
difesa, con tutto il resto della squadra che non si faceva scrupoli a
cercare il gol al posto suo.
Segna Pereyra, uno splendido gol, che rimarca una splendida prestazione. Segna persino Llorente, uno che in quanto a gol quest'anno è stato alquanto avaro. Segna Toni, ma segna Tevez, che a un certo punto non ci
credeva neppure più, sbagliando anzi l'ennesimo rigore della stagione.
In una grande squadra va così, non per altro siamo il miglior attacco
della Serie A, perchè segnare fa gola a tutti. Ma in una squadra come la nostra e in una stagione come questa, in cui vai in fondo a tutte le competizioni, un giocatore come Tevez deve, gioco forza, sacrificare qualche presenza in campionato. Diviene quasi logico che la svida delle T doveva accaparrarsela Toni e non Tevez. A questo punto non resta che augurarsi che Icardi non lo superi, perchè Luca non lo meriterebbe. A
noi invece importa molto di più che sia stata una annata strepitosa per Carlos, che ci ha regalato tanti gol decisivi.
Un errore ortografico da penna rossa di Pepe (anche se secondo me era più da gialla) ci costa la punizione da cui nasce pareggio. E come l'anno scorso lasciamo due punti al Bentegodi all'ultimo secondo: la nostra piccola fatal Verona. Ma mentre i nostri si girano per andare a fare i complimenti a Toni (nostro ex) Mandorlini corre ad esultare sotto la curva in preda al delirio, non prima di aver urlato in faccia ad Allegri a squarcia gola, manco se avesse vinto chissà cosa... Manco se avesse vinto, appunto. "Ce ne avete fatti sei e non abbiamo detto nulla" si giustificherà, rivelando risentimento recondito. Ma sì, goditi 'sto pareggio, son soddisfazioni! Da buon (ex) interista, anche lui è un "artista" (Ruggieri dixit) e per loro l'importante non è vincere ma... pareggiare.
Chi si gode la vittoria invece è la Roma. Ricordate la Roma? Volevamo anche a lei fare i nostri complimenti per la vittoria del "campionato a 19" (alias: "a parte") con una giornata di anticipo. Oggi ci sarà la consegna del... Si vabbè tanto anche loro sanno come si esulta con i trofei immaginari. Sono cattivo? Mettiamola così: se Mandorlini può togliersi qualche sassolino dalle scarpe con un pareggio, lasciate che anche noi ci si prenda qualche rivincità sulle parole del violinista ad inizio stagione, no!?
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