Anche se Batman è il mio "supereroe" preferito, quando venni a conoscenza del fatto che era in fase di sviluppo una serie televisiva dedicata alla città del cavaliere oscuro non feci salti di gioia. La cosa mi incuriosì, sicuramente, una curiosità del tipo "e adesso che si inventano"?
"Inventare" è la parola giusta: Gotham è sì una serie tv dedicata alla città di Batman ma è di fatto un prequel dei film di Nolan o di Burton, vede insomma il pipistrellaccio ancora ragazzetto che deve affrontare la morte dei genitori
Stessa cosa anche per gli antagonisti: la maggior parte dei nemici di Batman devono ancora "sbocciare", ci ritroviamo quindi con una Poison Ivy bambina, una Catwoman con qualche anno in più, un Enigmista ancora "normale".
A parte un Pinguino già "in forma", il resto degli antagonisti è una serie di villain di puntata che appaiono affascinanti quanto poco approfonditi, destinati ad apparire e scomparire nell'arco di 45' minuti.
Una specie di Smallville? No.
E una serie a tematica "criminosa", se Batman è troppo piccolo e la maggior parte dei suoi rivali ha più o meno la stessa età, allora di cosa parliamo? Di Gordon e della sua evoluzione: un poliziotto che deve cercare di rimanere onesto e pulito in una città che rappresenta il crimine stesso e che vede da sempre una lotta per il dominio da parte di due boss, Falcone (si, come nome di un mafioso suona "blasfemo", ma c'è da dire che il personaggio è stato inventato negli anni '80) e Maroni (qui già ci sta meglio). Tra i due il personaggio (inventato) di Fish, mina vagante e sottoposta di Falcone. Il grosso della serie sta da queste parti: caso di puntata, lotta tra i due boss con Pinguino e Fish in mezzo, il resto è contorno.
Tutto questo per più di 20 puntate.
Gotham soffre della sindrome dello "spalmaggio": 2/3 idee buone ripetute all'infinito fino a far diventare alcuni personaggi macchiettistici quando non irritanti. Cosa dire di Fish e della sua aria da cattivona doppiogiochista perenne? Una che fa e disfa, che cambia idea ogni puntata, che risolve situazioni intricatissime con deus ex machina come se piovesse. Dovrebbe importarcene qualcosa di lei? E' un personaggio superfluo, noioso, poco interessante, anche perchè di fatto per quasi tutte le puntate risulta un "doppione" femminile di Pinguino, personaggio (ovviamente) caratterizzato meglio e con più cose da raccontare.
La lotta tra i due boss non è poi così entusiasmante e vive di alti e bassi a seconda delle puntate, ravvivata qua e là dal Pinguino, fino alla tanto temuta GUEEERRA: una battaglia epocale tra i due capoccia che avrebbe messo a ferro e fuoco l'intera città. Una guerra così epocale che si risolve in 10 minuti, quasi tutti "orchestrati" da una Fish che nell'arco di una solo puntata da donna stilosa diventa una specie di punkettona. Perchè? Così.
Dall'altra parte abbiamo la sottotrama di Gordon, sicuramente interessante e che si avvale di alcune puntate ben architettate, anche grazie all'interessante "spalla" Harvey Bullock. I casi non sono sempre così interessanti o complicati, ma spesso essendo legati a personaggi del mondo di Batman se non riservano sorprese di sicuro forniscono piacevoli rimandi ai fan del fumetto.
Peccato che la parte "romantica" finisca a volte per annoiare, anche a causa di un personaggio come quello di Barbara Kean mal sviluppato, che non si capisce dove voglia andare a parare e che nel finale subisce un'evoluzione un po' troppo affrettata. Se la cava meglio l'ormai onnipresente Morena Baccarin nei panni di Leslie Thompkins.
E Bruce Wayne?
Come detto precedentemente più di tanto non può fare, tuttavia paradossalmente spesso sono proprio le scene che vedono protagonista il futuro Batman a risultare più riuscite: la sua interazione col maggiordomo Alfred sono ben scritte e il suo indagare sulla morte dei genitori mette già in mostra in piccolo quelle che saranno le sue qualità di investigatore. Anche l'amore/odio nei confronti di Selina Kyle è ben costruito, con i due che hanno un concetto diverso di giustizia e di morale ma che hanno anche molti tratti in comune. Peccato che proprio Selina sia un altro di quei personaggi che subisce un'evoluzione nel finale troppo affrettata, tanto che in una puntata fa una cosa e in quella successiva l'opposto: dei ripensamenti o delle idee poco chiare sono normali alla sua età ma dovrebbero essere approfondite le motivazioni di certe scelte e non soltanto mostrate.
Tra i "cattivi" si mostra fin da subito tra i personaggi più riusciti Edward Nigma, seguito nella sua lenta discesa nella follia, mentre altri (come ad esempio Victor Zsasz) vengono introdotti per poi essere completamente dimenticati in seguito. Che fine hanno fatto? Boh, il Boss è in pericolo e Zsasz sembra non sia mai esistito, quando invece nella prima parte di stagione era il suo uomo più fidato.
Insomma un vero e proprio minestrone, che a tratti risulta decisamente gradevole, altre volte pesantuccio. Troppe sottotrame abbozzate, troppo spazio a una storyline che di per se non ha tantissimo da dire. Lo si sapeva: se vuoi fare una serie che ci parli del mondo di Batman senza parlare di Batman (o parlarne poco) devi essere particolarmente convincente, creare personaggi e storie che abbiano fascino, altrimenti corri il rischio che il pubblico si chieda continuamente "si ma Bruce quando diventerà Batman?". Ecco purtroppo accade spesso.
Insomma Gotham al momento è una serie che avrebbe tanto da dire ma che nella prima stagione ha detto poco e spesso quel poco era legato alla figura di Batman (non esattamente lo scopo che si erano prefissi Heller e soci). A tratti l'atmosfera alla Nolan c'è, gli attori non sono malaccio (anche se Jada Pinkett Smith non è il massimo della spontaneità), i personaggi in teoria sono interessanti, è il modo col quale tutto questo però ci viene presentato sullo schermo che spesso non funziona a dovere.
Promosso con riserva.
- Atmosfera a tratti in linea con i film di Nolan
- Personaggi a tratti interessanti
- Alcune sottotrame riservano delle sorprese
- Troppe lungaggini inutili
- Situazioni ripetute più volte
- Troppe sottotrame e personaggi evitabili
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