L'articolo calcistico più amaro di sempre (visto che il Blog è attivo "solo" dal 2008) lo apro parafrasando le parole di Berlin dei Marillion: "e ci alziamo senza di lei con un buco nel cuore". Per quanto preventivabile, visto i pronostici della vigilia e la forza dell'avversario, perdere una finale di Champions fa sempre male. Il dolore è lo stesso, che sia perdere con questo Barcellona, da molti considerato la squadra più forte del pianeta, o con L'Amburgo e il Borussia, due sconfitte che non dovevano stare ne in cielo ne in terra, o col Real e il suo gol di rapina", o peggio ancora coi rigori di Manchester. Il dolore è perfettamente identico.
Poi invece ci sono le analisi a freddo, quelle condotte con leggero raziocinio, e allora qualcosa la possiamo ancora lenire. Ovatta, spirito e tamponiamo la ferita. Per i gufi, alla vigilia doveva essere una ecatombe. Il primo tempo doveva finire 3-0 minino. Come in Italia-Spagna dell'Europeo. Poi c'erano anche quelli ottimisti (noi), che pensavano di potersela giocare nella fatidica "partita secca". Alla fine è andata molto più vicino alla seconda previsione che alla prima. "Si ma il vostro portiere ha fatto i miracoli", ma in che squadra gioca Buffon, nella Juve o no? E quante partite avete perso con quei paperori dei vostri portieri? Sceglieteveli meglio e poi ne riparliamo. Perché costoro fingono di non sapere che il calcio è bello e terribile proprio per questo. Perché non vince sempre chi gioca meglio ma chi fa più gol. Con questo sistema chiunque (o quasi) può sperare di vincere, anche dei falliti come voi
Alla fine della fiera siamo rimasi in gara per 95' e, sul finire, lo stellare Barcellona è dovuto ridursi alle perdite di tempo come noi comuni mortali. Il 3-1 non racconta per intero la partita. Dopo il pareggio infatti le nostre occasioni le abbiamo avute per passare in vantaggio. Con i se e con i ma sono buoni tutti. E se Buffon, ripeto, gioca con noi e non con gli angeli del cielo, quando Pogba viene atterrato in area e sul contropiede loro segnano? Certo non si è perso per questo la partita, ma il vecchio proverbio delle "parti invertite" funziona sempre. I napolisti ancora piangono per quel fuorigioco di naso di Caceres. Mentre noi subiamo gol in fuorigioco (Real), Rigori e gol buoni non convalidati (Borussia) e rigori negati con contropiede beffa, e tutto senza che qualcun'altro ce ne dia atto il giorno dopo. Mentre Turone, Muntari e compagnia cantante sono divenuti raduni annuali di tifosi.
Questa è la netta differenza. I "prestigiatori" si esibiscono solo quando decidono loro. Si scordano lorsignori che, ad inizio anno, se gli dicevi che avremmo rivinto anche solo lo scudetto, con Allegri, ti avrebbero riso in faccia! E questo vale sia per l'antipopolo che per alcuni juventini. "Quando ci ricapita?" e perché, quest'anno ti doveva capitare? Sei sempre in tempo a cambiare squadra, perché non te l'ha prescritto nessun dottore. Se poi vuoi per forza una "prescrizione" ti puoi rivolgere a tu sai chi! Perché è questo il vero rischio: Lo juventino che ti rema contro.
Se alla fine avessimo vinto nessuno te l'avrebbe riconosciuto comunque, in qualunque caso. Sono lì come avvocati del diavolo o delle cause perse, sempre pronti ad inventarsene una nuova. Una massa di falliti senza squadra decente, che ballano tra le loro macere con le bandiere della catalogna. Dovreste vedervi da fuori, quanto siete patetici. Con la finale a Milano il prossimo anno, loro neppure in Europa League. Ma il calcio è bello e patetico anche per questo, perché qualsiasi persona può essere l'allenatore della Nazionale. Anzi chi meno avrebbe diritto a parlare lo fa (e non solo nel calcio).
Fate un giro sui siti esteri (anche su quelli italiani a dire il vero) e guardate i complimenti che ci fanno. Il Barca si congratula con noi, la Roma invece festeggia con Luis Enrique. Differenza di stile? Nemo profeta in patria, tantomeno la Juve.
Ma lasciando stare i patetici torniamo a noi con un punto critico. La domanda principale sin da oggi è: quest'anno rimane comunque una grande annata... ma adesso? Odio il calciomercato (il gossip del calcio giocato) e penso che quest'anno lo odierò ancora di più. Ma Tevez, Pogba, Pirlo e tutti gli altri con la valigia sotto il letto che vogliono fare? Ci credete? Sennò... Da qui ne son passati tanti, persino bandiere. Chi rimane, rimanga perché ci crede, gli altri andate dove volete. Per il resto contattate Marotta.
L'amaro in bocca e più amaro se guardiamo quante finali abbiamo perso (6, un record). Se il calcio non è uno sport monoteista, abbiamo pochi Dei nell'olimpo. Siamo un caso di statistica che fa scuola, per la sfiga che possiamo avere nelle finali. A nulla serve dire: "l'anno prossimo...". L'anno prossimo è lontano un anno, accorciamoci le maniche da ora e poi si... risolve.
L'amaro in bocca e più amaro se guardiamo quante finali abbiamo perso (6, un record). Se il calcio non è uno sport monoteista, abbiamo pochi Dei nell'olimpo. Siamo un caso di statistica che fa scuola, per la sfiga che possiamo avere nelle finali. A nulla serve dire: "l'anno prossimo...". L'anno prossimo è lontano un anno, accorciamoci le maniche da ora e poi si... risolve.
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