USA 2015 |
Nell'universo parallelo dei film di fantascienza di questo genere non si impara mai. Dai tempi di Alien. Dopo 22 anni siamo punto e da capo. Tornano i lucertoloni giganteschi e le "morti bianche sul lavoro" si sprecano. Non c'è sindacato che riesca a mettere in sicurezza la zona, neppure per i visitatori. Il business è business. Lo show deve continuare... o comunque riprendere. Anche perchè, sennò, come li facciamo i sequel?
Resta da vedere, a differenza di tutti questi anni, quanto questa cosa dei dinosauri attecchisca ancora. Si, Insomma, nei 90 questi bestioni erano delle vere e proprie star. La creatura di Steven Spielberg aveva lasciato una generazione di bimbetti e ragazzi già più adulti, con le bocche spalancate dinanzi alle mastodontiche fauci di questi preistorici rettili. Tutti sapevano tutto sui dinosauri e la loro nomenclatura e il merchandising era più che florido. Una generazione di aspiranti paleontologi che attaccava figurine di dinosauri assieme a quelle dei calciatori. D'altronde all'epoca gli innovativi effetti speciali avevano colpito nel segno e Spielberg era un'istituzione; non ne sbagliava una.
Oggi invece lo scenario è un po' diverso. Difficile che un bambino resti a bocca aperta dinnanzi ad un film con effetti speciali. Non nell'era dei vari supereroi catastrofici. Allora che si fa? Proviamo a mettere "più denti" e a "modificarli geneticamente" e vediamo cosa succede. Una spaventosa creatura/attrazione ottenuta da modifiche genetiche, molto più feroce, spaventosa e intelligente. Scommettiamo che troverà il modo di scappare e seminare il panico nel parco?
Presto detto la trama è praticamente questa, senza parlare degli orpelli di rito che si somigliano tutti. Un film che di fatto è il sequel di quello di Spielberg e quindi quarto capitolo della saga. Una capitolo a lungo atteso, che credevamo definitivamente perso. Ma, no! non nell'era dei remake! Altri ancora ne vedremo di vecchi film rispolverati. Il protagonista è Chris Pratt, uno che di creature feroci e strane ne aveva già viste in Guardiani della Galassia mentre la sua "partner" è Bryce Howard, figlia d'arte e rossa come il padre Ron. Troviamo anche l'ormai "palla di lardo" Vincent d'Onofrio nel ruolo di quello che si fa pochi scrupoli. Gli elementi di congiunzione col primo sono invece disseminati nella sceneggiatura, insieme a qualche easter eggs (o meglio, dino eggs). Non mancano il bambino e il ragazzo in pericolo e da salvare e lo scienziato genetista (B.D. Wong) l'unico attore lasciatoci in eredità dal vecchio film.
Insomma gli ingredienti tipici del genere ci sono, ma il prodotto rischia di perdersi tra le "operazioni nostalgia". I primi che correranno a vederlo saranno sicuramente gli stessi che hanno amato Jurassic Park. Alcuni, magari, porteranno i figli, cercando di spiegare loro cosa sia stata quell'epoca e quel film. Ma difficilmente potranno fargli capire quell'emozione. Il film stesso resta un prodotto godibile ma che non eccelle. Una pellicola in grado comunque di regalarci due ore di divertimento e spensieratezza.
Vedremo un sequel? può darsi, ma non so cosa possano ancora inventarsi per rinfrescare la storia... o meglio... posso immaginarlo. Magari una gita "fuori parco"? Staremo a vedere.
Voto 7
Oggi invece lo scenario è un po' diverso. Difficile che un bambino resti a bocca aperta dinnanzi ad un film con effetti speciali. Non nell'era dei vari supereroi catastrofici. Allora che si fa? Proviamo a mettere "più denti" e a "modificarli geneticamente" e vediamo cosa succede. Una spaventosa creatura/attrazione ottenuta da modifiche genetiche, molto più feroce, spaventosa e intelligente. Scommettiamo che troverà il modo di scappare e seminare il panico nel parco?
Presto detto la trama è praticamente questa, senza parlare degli orpelli di rito che si somigliano tutti. Un film che di fatto è il sequel di quello di Spielberg e quindi quarto capitolo della saga. Una capitolo a lungo atteso, che credevamo definitivamente perso. Ma, no! non nell'era dei remake! Altri ancora ne vedremo di vecchi film rispolverati. Il protagonista è Chris Pratt, uno che di creature feroci e strane ne aveva già viste in Guardiani della Galassia mentre la sua "partner" è Bryce Howard, figlia d'arte e rossa come il padre Ron. Troviamo anche l'ormai "palla di lardo" Vincent d'Onofrio nel ruolo di quello che si fa pochi scrupoli. Gli elementi di congiunzione col primo sono invece disseminati nella sceneggiatura, insieme a qualche easter eggs (o meglio, dino eggs). Non mancano il bambino e il ragazzo in pericolo e da salvare e lo scienziato genetista (B.D. Wong) l'unico attore lasciatoci in eredità dal vecchio film.
Insomma gli ingredienti tipici del genere ci sono, ma il prodotto rischia di perdersi tra le "operazioni nostalgia". I primi che correranno a vederlo saranno sicuramente gli stessi che hanno amato Jurassic Park. Alcuni, magari, porteranno i figli, cercando di spiegare loro cosa sia stata quell'epoca e quel film. Ma difficilmente potranno fargli capire quell'emozione. Il film stesso resta un prodotto godibile ma che non eccelle. Una pellicola in grado comunque di regalarci due ore di divertimento e spensieratezza.
Vedremo un sequel? può darsi, ma non so cosa possano ancora inventarsi per rinfrescare la storia... o meglio... posso immaginarlo. Magari una gita "fuori parco"? Staremo a vedere.
Voto 7
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