Esiste un solo episodio, di questa partita, che si fossilizza e diviene l'unico grande episodio. Quello che rende questa partita, una partita "particolare". Mi riferisco al gol divorato da Morata. Sarebbe stata la pietra tombale invece è stata quella angolare. E' stato l'episodio che ha riaperto la partita, più del vero episodio, cioè il gol di Cassano. Poichè noi tutti sappiamo che nel calcio a gol mangiato succede gol subito. Era di fatto una partita chiusa, che poteva diventare un allenamento sotto la pioggia. Nessuno si sarebbe ricordato di questo match che sarebbe finito anonimamente in mezzo agli altri nove. Invece è divenuto un film sulla "resistenza"... sotto la pioggia.
Avremmo parlato dei gol. Della rinascita del Polpo come dell'esordio da titolare di Rugani, che tanto lo aveva atteso. Avremmo parlato di Morata che si sarebbe sbloccato. Avremmo chiuso casi aperti ormai da qualche settimana sulla sua crisi e sulle panchine che invece sta facendo Zaza. Avremmo dimenticato Hernanes, le sue amnesie a centro campo. Di lui ci saremmo ricordati solo dei brevi sprazzi di luce che ha mostrato in questa partita, fregandocene della stragande maggioranza di minuti di oscurità.
Invece abbiamo dovuto soffrire. Perchè in un campo piovoso a Marassi per poco non buttavamo via tutto. A volte basta poco per gettare via il gol di Pogba, la Dab Dance e il raddoppio di Khedira con l'acqua sporca... nelle pozzanghere genovesi. Una partita gestita bene è divenuta un'odissea interminabile per ogni tifoso, con sussulti e palpitazioni fino all'ultimo minuto di recupero ed oltre. La nona sinfonia si trasforma in una rappresentazione teatrale lunghissima. Ma in fondo ve la benediciamo, benediciamo anche il gol di chi ha il vizio di esser coccolato al di sopra dei propri meriti. Perchè in Italia amiamo i personaggi prima che i giocatori.
Invece abbiamo dovuto soffrire. Perchè in un campo piovoso a Marassi per poco non buttavamo via tutto. A volte basta poco per gettare via il gol di Pogba, la Dab Dance e il raddoppio di Khedira con l'acqua sporca... nelle pozzanghere genovesi. Una partita gestita bene è divenuta un'odissea interminabile per ogni tifoso, con sussulti e palpitazioni fino all'ultimo minuto di recupero ed oltre. La nona sinfonia si trasforma in una rappresentazione teatrale lunghissima. Ma in fondo ve la benediciamo, benediciamo anche il gol di chi ha il vizio di esser coccolato al di sopra dei propri meriti. Perchè in Italia amiamo i personaggi prima che i giocatori.
Si perchè alla fine la partita la facciamo nostra. E tutta questa sofferrenza è servita a rendere più bella questa vittoria. Perchè di cose da dire ce ne sono anche dopo. Per quello che significa in classifica la nona vittoria consecutiva. La grande rimonta che ci porta adesso a -2 dalla vetta. In una sola sera raggiungiamo il minimo distacco stagionale dalla testa, superiamo i violacei e riagguantiamo i prescritti. Si proprio loro! Dopo mesi passati a darci per morti e a emulare un flebile "salutate la capolista", mentre noi li accontentavamo rispondendo"ciao merde!". L'ho detto, questa serie A è una masseria senza padrone. I prescritti continuano a vincere solo se giocano male e a perdere se giocano un po' meglio. Ergo non possono meritare questo scudetto. Non se continuano a giocare così.
Quello che dobbiamo fare noi è tornare per restarci. In molti han già nostalgia di settembre, quando si illusero di vedere la vera Juve. Che goduria smentirli ora e continuare a mostrare di cosa siamo ancora capaci. Dimostrare a tutti che siamo sempre la Juve e che sottovalutarci non gli conviene. Ogni volta che ci date per morti noi ci rialziamo. Dovete ancora soffrire se volete toglierci il tricolore dal petto, come noi abbiamo sofferto in questa partita. Se poi alla fine ce la fate vi stringiamo la mano. Ma se davvero dovessimo essere ancora noi a farlo... beh allora penso che tutta questa serie A dovrebbe "dimettersi".
Intanto siamo lì. Fermi con tre bottiglie in mano che le facciamo tintinnare e vi chiamiamo: "Serie A??? Giochiamo a fare la guerraaa???"
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