martedì 12 luglio 2016

Gotham - seconda stagione [Serie Tv 2015-16]

Con Gotham Bruno Heller, per sua stessa ammissione, non intendeva raccontare l'ennesima storia di Batman ma l'evoluzione di una città, il suo ricoprirsi sempre più di criminali, di intrighi, di corruzione ecc. Il problema è che va bene l'atmosfera, va bene il voler restare ai margini della vicenda del Cavaliere Oscuro, ma alla fine dire che non vuoi parlare di Batman o della sua lotta con i suoi nemici ma solo della "città" è dire tutto e dire niente.

Racconti di fatto un lunghissimo e noiosissimo prologo dove Bruce Wayne è un poppante, Catwoman una ragazzina povera, Edward Nygma addirittura uno che lavora per la polizia, Joker manco c'è ecc. Il nulla.Di fatto l'unico "nemico" già ben presente è Pinguino ma è schiacciato da una trama che per buona parte del tempo parla di mafia, di corruzione, di criminali da quattro soldi, in modo piatto e poco originale.

Questi erano i grandi difetti che impedivano alla prima stagione di spiccare il volo e appassionare: una penuria di personaggi realmente carismatici e situazioni così forte che per gran parte del tempo si assisteva a scaramucce e ribaltamenti di alleanze (francamente noiose) e all'evoluzione di un personaggio come Fish Mooney che nel fumetto manco c'è. Non il massimo per una serie che deve comunque arrivare a più di 20 puntate a stagione.

Capito, forse, che c'era qualcosa che non andava, con la seconda stagione Heller decide di dare un nuovo taglio alla sua opera. Stravolgiamo tutto. La seconda stagione (che ha per sottotitolo Rise of The Villains) lascia totalmente (o quasi) da parte le atmosfere realistiche e noir che a tratti ricordavano i film di Nolan e pigia forte sull'acceleratore del fumettistico e del citazionismo. Ecco quindi che quasi ad ogni puntata spunta fuori un nemico di Batman in tutto il suo splendore: quelli che già erano presenti in passato evolvono (come Nygma), quelli che si credeva passati a miglior vita ritornano magicamente, ne spuntano come funghi di nuovi e le vicende assumono sempre più connotati associabili al genere fantastico (resurrezioni, poteri da superuomini, lettura della mente...). Una cosa sicuramente positiva: serviva un'evoluzione e parliamo pur sempre di una serie che parla di supereroi, non può che far bene più azione, più dinamismo, una trama più complessa, nuovi personaggi e nuove vicende.

Tutto questo però porta anche a nuovi problemi da risolvere, alcuni di non poco conto. Se nel primo ciclo di puntate sia i criminali che Batman di fatto non esistevano, erano degli embrioni di quello che sarebbero stati, in questo secondo ciclo i criminali ci sono, fanno quello che dovrebbero fare, si comportano già come ci si aspetta, a parte rari casi sono di fatto i criminali che conosciamo, quelli che Batman combatte. Il problema è che Batman non c'è, al suo posto c'è un imberbe Bruce Wayne e il suo maggiordomo che devono vedersela contro un'intera città di criminali e (presumibilmente) dovranno farlo ancora per anni visto che, se tutti i criminali sono già fatti e finiti, Batman è ancora ben lungi dal comparire. Non stupisce quindi la gestione non soddisfacente di un personaggio come Joker (visto che a torto o a ragione è considerato il contraltare di Batman): te lo inserisco, ti faccio credere che sarà cruciale nelle vicende... poi te lo elimino da sotto il naso... poi forse te lo ripesco... forse no... forse nella puntata finale, mhhh forse no... Solita tiritera simil John il Rosso (chi ha visto Mentalist capirà: c'è un villain dal grande fascino, quello più importante, lo gestiamo in maniera trollesca per creare aspettative che probabilmente verranno disattese).

Gordon rispetto alla prima stagione è meno cruciale, viene sballottato di qua e di là, per intere puntate gli viene tolta la possibilità di agire, viene rinchiuso, rapito, ricattato, mentre tutti intorno a lui muoiono tra invasioni quotidiane nella sede della GCPD del villain di turno. La fanno da padrone insomma i cattivi che possono a turno spartirsi pezzi di potere mentre Gordon non può fare nulla e Bruce non ne ha ancora la possibilità (anche se comincia a diventare troppo coinvolto).

L'introduzione di Hugo Strange permette appunto questa svolta: trovare un modo per riprendere tutti i villain lasciati per strada o inserirne nuovi, raggrupparli, metterli in un contenitore pronto ad esplodere e a invadere la città. A volte fa un po' sorridere il modo col quale tutti finiscano nello stesso posto (morti, vivi, criminali, pazzi, assassini) e magari ci escano di punto in bianco o il fatto che nessuno si insospettisca di nulla. Sono cose solo in parte giustificabili col taglio fumettistico che spesso rischiano di scivolare nel trash (bombe nucleari disinnescate con l'acqua, personaggi che vengono quasi disintegrati e due secondi dopo sono lì a parlare come se nulla fosse e senza conseguenze ecc.).

Se la prima parte di stagione è sicuramente affascinante e di livello molto superiore a quello degli episodi della prima stagione, la seconda parte comincia a soffrire dello stesso difetto del quale soffriva in precedenza la serie: allungamento del brodo. Va bene che almeno non ci si annoia vista la quantità di situazioni, ma l'ennesimo ripescaggio di Fish Mooney o i solito tira e molla tra Butch e Pinguino sanno tanto di ripetizione di una ripetizione.
Purtroppo una serie di 22 puntate in qualche modo deve arrivarci alla fine ed è difficile inventarsi sempre qualcosa di nuovo, però parliamo di un adattamento, di materiale di partenza insomma ce ne sarebbe eccome, non è un eresia pretendere che certe dinamiche viste e straviste vengano messe definitivamente da parte.

Una seconda stagione in buona sostanza migliore della prima. Si cambia totalmente registro: da simil-Nolaniania si trasforma in simil-Burtoniana, sacrificando il realismo sull'altare dell'azione. Perde quei risvolti dark e misteriosi (ma anche la noia e la prevedibilità) e acquista una certa dose di trash e di situazioni assurde, risolve insomma alcuni importanti difetti ma ne crea di nuovi minori. Inevitabilmente la terza stagione sarà quella della verità e si capirà dove Heller con questo telefilm voleva andare a parare.

PRO

- Situazioni più movimentate e meno noiose
- I Villain ci sono quasi tutti e donano fascino alla città di Gotham
- A tratti il taglio fumettistico funziona e dà a certe puntate una marcia in più

CONTRO

- Vicende gestite non benissimo nell'arco delle 22 puntate
- Alcuni personaggi scompaiono e riappaiono a seconda delle circostanze (Fish, Joker...)
- I Villain di fatto ci sono già, li combatte un Bruce Wayne ragazzino e poco credibile.

Voto 7

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