domenica 29 gennaio 2017

Serie A 22> Sassuolo vs Juventus 0-2 - Allegri si toglie il sassuolino dalla scarpa

Allegri torna al Mapei Stadium, uno stadio che in questi anni non gli ha portato granché bene. Col Milan gli costò l'esonero, con la Juve il punto più basso della propria carriera bianconera, prima della clamorosa rimonta rimasta ormai alla storia, che tanti fegati ha spaccato. Per sfatare il suo tabù reggiano, Allegri va sul sicuro e non cambia la formula che ha messo d'accordo "pubblico e critica". Finalmente si toglie il sassuolino dalla scarpa.

Difesa BBC+L, centrali in KP e attacco in altissima definizione HDM². Così MadMax affronta con la stessa lingua il famoso 4-3-3 offensivo di Di Francesco. Stesso modulo e stesso risultato: un uno-duo veloce e micidiale nel giro di 25 minuti chiude la gara, poi, ancora una volta, un raccogliere meno di quello che si sarebbe meritato.

Due coltellate al fianco sinistro alla difesa emiliana. Prima Sandro si invola e confeziona un assist al bacio per il quindicesimo gol di Higuain (preparate le forbici) poi è lo stesso Pipita a passare sulla fascia e a trasformarsi in assist man, rubando un pallone al napoletano Cannavaro e tagliandola in area, dove la finta di Dybala lancia a rete Khedira. Finalmente anche lui si sblocca. Poi un lungo susseguirsi di occasioni buttate, tra cui lo sfortunato palo di Dybala a Portiere spiazzato. Unico modo per ottenere un bel voto per Buffon è invece una doppia parata ravvicinata su Matri. Un occasione per farsi, e farci, un regalo per il suo compleanno, di ieri.

All'antipopolo non resta che l'amaro in bocca, accentuato dalla trollata che un geniale Juventino gli rifila su Twitter. Con un profilo fake annuncia la defezione di Berardi, causa attacco febbrile, ed è subito delirio. Ricordiamo che Berardi è quel tifoso dell'inter che ha rifiutato due volte la Juve ma che rimase fuori tre/quattro mesi, per non dare la sensazione di aver saltato solo la Juve, all'andata. Berardi invece gioca, ma la Juve lo contiene, come tutto il Sassuolo. Annichilendolo. Bisogna che vi troviate un nuovo tormentone.

Se nelle scorse partite il nostro punto debole era stato mollare dopo i due gol, stavolta, pur continuando a non saper affossare l'avversario alle corde con una caterva di gol, riusciamo a controllare senza patemi d'animo l'intera partita. Dimotrazione che si inizia a prendere una maggiore familiarità con il nuovo modulo. Per i pignoli torniamo anche a vincere in trasferta (come se non l'avessimo ancora fatto prima). Mandzukic è il solito tuttocampista che ruba il mestiere ai difensori, compensando la sbadatezza giornaliera di Bonucci, migliorato poi nel secondo tempo. Peccato non abbia segnato perché lo meritava anche stavolta. Spazio anche per Pjaca ma... attenzione... scommettiamo che si parlerà più della (presunta) mano non data ad Allegri da Dybala quando è uscito?

Ora settimana di avvicinamento a Juve-inter, con la squadra nerazzurra che si fa largo tra le altre che si scansano in classifica. Questa Juve resta l'unica anti-inter che questa serie A possiede. Toccherà a noi evitare che non ammazzino questo campionato. Non ci resta che consolarci con il solito record: il maggior numero di partite senza pareggio, consecutive, in un campionato italiano (33) spodestato il Como.

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