venerdì 5 maggio 2017

5 motivi per i quali Fringe è superiore ad X-Files.

X-Files e Fringe sono spesso state considerate da molti come serie "gemelle", con la seconda evidentemente ispirata dalla prima ed effettivamente debitrice di tante caratteristiche. Prendiamo ad esempio il classico "monster of the week" (puntate nelle quali accade qualcosa di strano ed inspiegabile, più spesso si tratta di persone "mutate", con i nostri protagonisti chiamati ad indagare), i due agenti (un uomo e una donna) che si scontrano/si sostengono, gli agenti Scully/Dunham vittime di esperimenti, la sigla, la tematica della genetica e le ripercussioni della stessa sul mondo intero, i "mutaforma", un "capo" misterioso e che più di una volta mostra ambiguità...
I punti di contatto insomma sono tantissimi, tutti ovviamente a favore di X-Files che è arrivata prima (anche se paradossalmente è ancora adesso in onda mentre Fringe invece è ormai conclusa da qualche anno), ci sono però 5 caratteristiche che rendono le due serie profondamente differenti e che mi fanno (pur apprezzando entrambe) preferire Fringe ad X-Files.

1) Walter Bishop
Se i due protagonisti sembrano (ma non lo sono) assimilabili a quelli di X-Files, Fringe ha un terzo asso nella manica, lo "scienziato pazzo". Un novello Emmett  Brown che riesce sempre a trovare una spiegazione plausibile (ma non per questo meno assurda) a tutto ciò che di apparentemente inspiegabile accade. Non si tratta quindi più di una lotta tra "scienza" e "fede" (qualsiasi essa sia), ma è lo stesso Walter Bishop ad essere diviso tra questi due punti di vista, non riuscendo mai a conciliare la sua anima da scienziato (che desidera spingersi al di là della conoscienza umana) con la sua empatia nei confronti di coloro che gli stanno accanto, soprattutto suo figlio. Non bisogna poi dimenticare che Walter costituisce anche l'anima più ironica della serie, laddove a differenza di X-Files gli scambi di battute tra i due protagonisti principali sono meno frequenti.


2) E' una serie più "filosofica" che "politica"

X-Files è sempre stata una serie molto "politica": la tematica del complotto, i segreti di stato, le macchinazioni dei governi, i segreti dell'esercito... Tutto ha un'impronta profondamente politica e molto legata alla storia americana e alla sua evoluzione (le puntate su Kennedy, sulla guerra fredda). Fringe invece ha un'impronta più "globale" eppure più "intimista": se nella prima stagione la tematica del complotto sembra ben presente, già verso le ultime puntate della stessa (quando si svela il principale mistero della serie) Fringe dimostra di avere tutt'altra filosofia. Il mistero siamo noi stessi, le nostre scelte, le ripercussioni delle nostre decisioni, i nostri errori. Il vero mistero da svelare insomma è la "natura umana". E' un tipo di fantascienza insomma più vicina a "1984" e "Minority Report" piuttosto che a "ET" o "La Guerra dei Mondi".

Per gusto personale non sono mai stato molto affascinato dai "complotti" (i cerchi nel grano, le scie chimiche e cose così, mi fanno venire subito alla mente il complottismo da tastiera sui social), negli anni '90 avevano un fascino diverso e più "casareccio", oggi invece col senno di poi hanno plagiato un sacco di persone che si credono novelli Mulder, ma al massimo hanno fatto le scuole medie.


3) Il mistero non è attorno ai protagonisti, sono loro stessi.

X-Files è una serie "ciclica", molto legata ad una trama orizzontale ma allo stesso tempo ugualmente legata alle puntate "singole" (trovo che i "monster of the week" di X-files siano spesso superiori a quelli di Fringe). In teoria quindi potrebbe andare avanti anche all'infinito. Fringe invece ha una trama orizzontale molto più "fluida", gli eventi che si susseguono hanno un fine ultimo già ben visibile e meno fumoso, solo non capiamo come ci si arriverà. Tutto sembra insomma più coerente, con i nostri protagonisti che finiranno non solo per indagare su eventi inspiegabili ma per indagare su se stessi e la loro stessa natura. La trama di Fringe ha un inizio, un'evoluzione ed una fine (da un certo punto in poi non si torna più indietro: non ci sono più "casi di puntata", non c'è più una vera e propria divisione Fringe, ci sono i 3 protagonisti e basta), ha un "percorso", X-Files ha invece tanti eventi che hanno contatti tra loro ma non una trama unitaria, tanti eventi sembrano chiudersi per poi aprirsi di nuovo.
Fringe insomma è una serie che esplora il mistero ma si mantiene sempre all'interno di un canovaccio ben preciso e risulta quindi per me più interessante proprio perchè meno "dispersiva"


 4) Gli osservatori

Gli osservatori sono uno dei misteri più affascinanti della serie. Proprio l'osservatore principale, Settembre, costituisce, oltre che un personaggio importantissimo, una specie di Easter Egg. E' presente infatti (per una breve frazione di secondo) in ogni puntata della serie (o quasi). C'è quindi questa sorta di piccolo gioco all'interno del telefilm, la "caccia all'osservatore": in ogni puntata sarà divertente cercare di individuarlo anche se spesso sarà quasi impossibile. Serve grande spirito di osservazione. Una mossa geniale: aiuta lo spettatore a non distrarsi e a guardarsi ogni puntata con la massima attenzione (e servirà assolutamente, vista la complessità generale della trama)


5) Trama orizzontale più affascinante e sfaccettata

Il motto di X-Files è sempre stato "I want to believe", un motto profondamente legato alla tematica degli extraterrestri. Buona parte di quel che ruota attorno alla serie segue questo filone: sparizioni e rapimenti alieni, veri o presunti. La trama orizzontale insomma è infarcita di clichè e di ripetizioni, con puntate costruite benissimo e appassionanti ed altre invece che sono soltanto una "rielaborazione" di altre precendenti, tanto che molto spesso X-Files funziona molto di più nelle puntate "filler", che riescono a dire qualcosa di più originale e spesso infarciscono tutto con un'ironia irresistibile.
Sarà che X-Files è una serie figlia degli anni '90 e per questo quindi legata ad un modo di fare telefilm pre-Lost (esistono gli alieni? Ce li tengono nascosti? Perchè? Seguono 6/7 puntate a trama verticale e poi si ripete da capo)... Fringe è invece solo in apparenza una serie simile, costruisce la sua mitologia nella prima stagione,  ma successivamente regala ad ogni puntata tasselli importanti e fondamentali per suo il prosieguo, anche in quelle più insospettabili, rivelando un quadro generale molto più coerente a posteriori.
Quanto alla trama orizzontale in se poi, sono sempre stato un fan della fantascienza da "viaggi temporali" più che da "esseri di altri pianeti". La tematica del viaggio nel tempo (o nello spazio) è molto più "personale": permette di indagare a fondo sulla nostra personalità, sui cambiamenti che accadono attorno a noi col passare degli anni, su quanto sia autodistruttiva l'umanità e gli errori del passato finiscano quasi sempre per ripetersi.
Certo il tutto è costruito molto bene e legato a doppio filo alla voglia di Mulder di sapere cosa è accaduto realmente a sua sorella ma per gusto personale trovo la trama orizzontale di X-Files molto meno coinvolgente di quella di Fringe.

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