mercoledì 14 giugno 2017

OUTCAST - Stagione 2 [Serie TV 2017]

Dopo una prima stagione con buoni spunti ma troppo "introduttiva", Outcast era chiamata ad un salto di qualità, soprattutto dal punto di vista della narrazione e della "ciccia": una serie affascinante ma che ha faticato non poco a farsi amare.
Forse i clichè erano troppo invadenti o la natura stessa del telefilm (in fondo si parla di invasori e possessioni) non si prestavano esattamente a dipingere qualcosa di originale o innovativo, fatto sta che nelle sue prime dieci puntate aveva regalato buone speranze e belle atmosfere ma non tantissimo altro.
In questa seconda stagione fortunatamente ci sono maggiori rivelazioni e la trama offre sicuramente piu  soddisfazioni. Se prima infatti Sidney era un personaggio sfuggente, il classico cattivo che è onnipresente e onnipotente, in questa sicuramente gode di un approfondimento maggiore e si rivela un personaggio più sfaccettato. Non è semplicemente il leader dei "cattivoni" ma soltanto un tassello di un piano più grande, solo uno degli attori in campo che cercano di ottenere i propri scopi.

In alcune puntate in particolare si sente effettivamente la somiglianza con The Walking Dead. Non c'e' piu' solo il sospetto di un  paio di persone (Kyle e il Reverendo) nei confronti di strani ed inspiegabili eventi, due folli, allontanati e scherniti perche' visionari. C'e' un intera cittadina che lotta contro un'invasione, un contagio oscuro e invisibile. E' ormai una vera e propria guerra, combattuta da piu' persone e da piu  punti di vista (sia tra i buoni che i cattivi).

Senti ragazzino, fammi un altro dei tuoi scherzetti e ti faccio sparire prima del finale di stagione

Quelli che in precedenza sembravano semplicemente dei classici "posseduti" sono in realta' qualcosa di piu' complesso. Non è più una battaglia tra il Diavolo e Dio ma tra il bene (inteso come persone giuste e rette) e male (inteso come "odio, pazzia e morte"). E' lo stesso reverendo Anderson ad arrivare a questa amara conclusione che trasforma la sua visione del mondo. Certo, "La Grande Fusione" continua ad essere una minaccia non meglio identificata ma con meccanismi più intellegibili e i personaggi sono sicuramente più coinvolti e assumono un senso maggiore.
Si batte soprattutto molto forte sull'antitesi luce-oscurita' (il nomignolo della figlia di Kyle,  lucciola, a posteriori risulta non casuale), con l'introduzione dei cosiddeti "fari": persone importanti e con poteri particolari, fondamentali per le forze del bene ma utili per quelle del male.

 Se poi nella prima stagione la questione "Kyle e la sua famiglia" appariva poi soltanto un modo per allungare il brodo, in questa seconda si riesce finalmente a dare un senso e un'importanza alla stessa anche all'interno della trama pricipale.
Sapremo infatti molto di piu' sul suo passato (oltre che il classico e pluriabusato "mia madre quando ero piccolo è stata posseduta davvero da un demone, non sono pazzo") e sulla sua famiglia (il ritorno del padre, creduto morto, si rivelerà cruciale).
Sara' proprio il legame con i membri della sua famiglia (suo padre e sua figlia) che lo condurra' ad un bivio nel finale di stagione, una decisione che scatenera'...un cliffhanger, come prevedibile.
Purtroppo infatti se a livello visivo il tutto e' ben ideato (ha pure un non so che di X-Files) e' a livello narrativo che non convince del tutto. Il colpo di scena, la rivelazione del modo per sconfiggere gli invasori e' molto discutibile e si presta a piu' di qualche dubbio ed e' difficile che una terza stagione rendera' tutto piu' plausibile sotto questo punto di vista

Dovremo sputare sangue per avere la meglio, figliolo, capisci?


In questa seconda stagione Outcast fa quindi un piccolo passo avanti rispetto alla prima, un piccolo ma non ancora decisivo passo verso l'universo delle serie tv imprescindibili. Non si può dire che lo studente non si applichi, ma ci sono ancora delle cose che non funzionano. Quei classici volta faccia dei personaggi ("Me ne vado, non non me ne vado più, combatto i cattivi in nome del Signore, no non lo faccio più, lo faccio ma solo in nome dell'umanità").
C'e' sicuramente della carne al fuoco ma non tutta e' cucinata a puntino, c'e' qualche lungaggine di troppo e qualche spunto non viene approfondito, sono troppe le questioni lasciate in sospeso in attesa di una ipotetica terza stagione. Puo' bastare pero' per guardare comunque un prodotto  discreto che offre dell'intrattenimento per buona parte godibile

PRO

- Approfondimento maggiore dal punto di vista della trama
- Introduzione di nuovi e interessanti personaggi
- Effetti speciali che fanno il loro dovere

CONTRO

- Molti personaggi inutili o mal sfruttati
- Alcune "spiegazioni" sono poco plausibili
- Qualche puntata fiacca

Voto 7

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