sabato 13 gennaio 2018

The End of the F***ing World - Prima stagione (2018)

"Mi chiamo James, ho 17 anni e credo di essere psicopatico". Questo è l'incipit di "The End of the F***ing World". Secco, immediato, essenziale. Dopo i primi minuti - che farebbero pensare ad una specie di Dexter adolescenziale - però il punto di vista viene immediatamente ribaltato: ci imbattiamo in Alyssa, una ragazza insoddisfatta della propria vita, dei propri amici, del mondo sostanzialmente. Sia James che Alyssa sono quindi due ragazzi che sentono di essere fuori posto nel mondo, di essere "diversi". Il primo è alla ricerca della sua prima "preda" perfetta (continua a ripetersi di voler uccidere qualcuno), la seconda cerca qualcuno che sostenga la sua visione del mondo e assecondi il suo desiderio di libertà. I due fuggiranno cacciandosi in guai sempre più grossi, in un viaggio che li cambierà ma non nel mondo che immaginavano, portandoli a ridefinire la loro visione del mondo e a scoprire lati del loro carattere che credevano inaspettati.


"Le persone non sono risposte, sono solo altre domande"

Perchè fissi nel vuoto e continui a ripetere "Uccidere, uccidere, uccidere..."? Comincio a pensare che forse in qualche modo sei strano

Arrivata sugli schermi televisivi UK già nello scorso ottobre, è però solo da gennaio di questo anno che The End of the F***ing World è approdata su Netflix nel resto del mondo. Basata sul Fumetto di Charles Forman, TEOTFW è una serie britannica fino al midollo: sia per l'umorismo, che per le ambientazioni, che per i classici modi di fare lontanissimi da quelli dei personaggi U.S.A. ("le macchine non esplodono subito dopo un incidente, non e' mica un film, se fosse un film saremmo americani"). In generale ci troviamo di fronte ad una dark comedy che però è molto più vicina al racconto di formazione: si ride poco e a denti stretti, c'è molta più attenzione per la psicologia dei due protagonisti, il loro modo di affrontare le difficoltà (ad un certo punto di vira sul genere crime alla Bonnie & Clyde: il morto tanto bramato da James c'è ma le cose vanno in modo del tutto inaspettato rispetto a quanto aveva pianificato), la loro maturazione. L'aspirante serial killer e la ragazza che vuole fuggire dal mondo in realtà cercano solo comprensione: il mondo là fuori è pieno di folli e di psicopatici veri, solo molto più nascosti. 

"Essere pazzi in un mondo squilibrato non è pazzia, è buon senso"


Sei proprio sicuro che travestiti così dimostriamo dieci anni in più?
In realtà a ben vedere più che di serie si potrebbe parlare di "film a pezzi": di fatto gli episodi sono solo 8 e della durata di massimo 20 minuti. Questo comporta una certa approssimazione nella caratterizzazione di tutti i personaggi secondari e le vicende a volte appaiono troppo frettolose, anche nella loro natura "on the road". E' come se la serie avesse tanto da offrire a livello emozionale ma non riuscisse pienamente ad esprimerlo, basti ad esempio guardare il finale meno "potente" di quanto forse avrebbe voluto, che però riesce ad essere aperto e allo stesso tempo a chiudere bene il cerchio della storia in maniera soddisfacente.

The End of the F***ing World è insomma una serie godibile, non perfetta, con dei difetti, che però risulta fresca e  "veloce". Può essere vista anche in un "solo boccone". Non siamo di fronte a qualcosa che ricorderemo per anni (il suo essere fuori dagli schemi è più "simpatico" che "sconvolgente") ma nella sua scarsa longevità riesce a raccontare qualcosa di interessante e abbastanza originale.

PRO

- Coppia di protagonisti fuori dagli schemi
- Ritmo veloce
- Si può finire in una sola tornata

CONTRO

- Personaggi secondari che fungono solo da contorno
- Scarso approfondimento di molte cose
- Si può finire in una sola tornata

Voto 7

Nessun commento: