mercoledì 20 giugno 2018

#RUSSIA2018 - GIORNATA 6 - Russians

Continuano le sorprese in un mondiale finora piuttosto anomalo: gironi più equilibrati di quanto previsto, altri invece già chiusi con primati indiscutibili di nazionali sulla carta non certo fenomenali. Così, ridendo e scherzando, si entra nel secondo turno dei gironi, dove le cose cominciano a farsi più serie.

1) La mano de San (chez)
La Colombia è una di quelle nazionali di seconda fascia che sembra sempre poter fare grandi cose ma spesso si perde in un bicchiere d'acqua, o in una tazza di caffè. Una compagine che può schierare giocatori come Cuadrado, James Rodriguez, Falcao non può essere considerata di certo una cenerentola. Ecco però che spesso dove arrivano le gambe non arriva la testa: col Giappone dopo 3 minuti restano in 10 per una "parata" di Sanchez, la prima espulsione finora del torneo, espulsione che narco(s)tizza la partita e permette al Giappone (nonostante il pari momentaneo subito) di gestire la partita e il possesso palla. Vorranno restare fedeli alla loro nomea di "cattivi" ma vedere tanto talento sprecato è sempre un peccato.

2) Big in Japan
Mai dire Banzai ma anche mai dire mai. Il Giappone dato alla vigilia come quasi sicura ultima nel suo girone approfitta della follia colombiana per mettere in kashina 3 punticini preziosi. E così se Kagawa (la battuta a doppio senso di quel tipo l'ho fatta ieri e non la faccio ma ogni volta che leggo il suo nome, fosse anche 100 volte, il pensiero va fisso lì) viene raggiunto da Quintero, nella ripresa il Giappone continua a spingere fino a quando a 15 minuti dalla fine la spunta. Tra le due ha vinto chi ha Osako di più

3) Pollo(nia)
Secondo k.o. in due gare per una Polonia molto "italiana" (e di questi periodi avere a che fare con l'Italia calcistica porta una certa sfiga si sa): tra Szczesny, Cionek, Zielinski, Milik e l'ex Blaszczykowski si può dire che mezza squadra bazzica nel campionato italiano o ha avuto a che fare di recente con esso. E si vede: il primo goal del SEGHEnal è frutto di una paperazza di Cionek che con un autogoal clamoroso porta in vantaggio gli avversari, di lì in poi gli africani prendono coraggio e perfino uno come Niang riesce a diventare decisivo mentre la Polonia con questa sconfitta forse si Lewa definitivamente di torno.

4) Walk like an Egyptian
Un Egitto anonimo e praticamente già fuori da questi mondiali è comunque una notizia. Va bene che Salah era acciaccato ed in pessime condizioni, però qualcosina di più era lecito aspettarsi. Invece i Salah boys sembrano poco dinamici, senza idee, ballerini in difesa. I sahariani si sono persi nella steppa.



5) Mother Russia poetry majestic tells the time of a great empire
Diciamo che nei mondiali la nazionale di casa ha sempre una corsia privilegiata (di solito capita casualmente in gironi non così ostici diciamo) e ha spesso arbitraggi piuttosto casalinghi. Nessuno però si aspettava una Russia in così grande spolvero. Tra la rivelazione Gol(ovin), CHERY(shev), Dzjuba(la)...sfornano prestazioni di alto livello e goal a raffica. Sono la vera rivelazione del torneo e si qualificano per la prima volta agli ottavi. Vedremo se si confermeranno pure contro l'Uru(guay)

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