sabato 7 luglio 2018

#RUSSIA2018 - Quarti di finale ( #URU v #FRA #BRA v #BEL) - Un Euromondiale

Uruguay-Francia 0-2
Allez allez le bleus. E' dall'inizio di questo mondiale che i galletti sembra vincano le partite quasi senza sforzarsi, per inerzia, magari con aiuti degli avversari o con qualche aiuto della fortuna. Come se avversari e fato volessero risarcirli degli europei persi in casa 2 anni prima, mettiamoci pure che tutte le big hanno deciso di sucidarsi... L'Uruguay big non lo è mai stata e lo dimostra il fatto che probabilmente produca più della Francia come occasioni ma concretizzi pochissimo. No calci da fermo no party. E allora pure senza giocate clamorose alla Francia bastano "quei due (goal) sopra il Varane",  con la seconda rete gentilisimo omaggio di Galbusera (le sue mani sul tiro di Grizzlyman si piegano come un grissino, come nemmeno un Karius in serata di grazia). L'Uruguay invece senza Cavani non vede la porta, con Suarez che pare più intento ad adocchiare qualcosa da azzannare che a giocare e i suoi compagni che in fondo sembrano non crederci mai. Si, ad un certo punto ci regalano la classica rissa al settantesimo come è loro consuetudine, ma si vede che pure quella è fatta con poca convinzione (Mbappè lascia il campo immacolato). In altri tempi si sarebbero visti morsi e gomitate ma non stavolta, Urubye.


Brasile-Belgio 1-2
"Can you hear the drums Fernandinho/I remember long ago another starry night like this/In the firelight Fernandinho..."  
In quelli che sono i mondiali delle delusioni (tra le big) non poteva mancare all'appello il Brasile. Sembrava una pura formalità battere un Belgio che in fondo aveva eliminato il Giappone più per caso che altro, con una difesa indecente. Ci voleva un miracolo o un qualcosa di irreale e magico perchè accadesse qualcosa di diverso. E invece "Ala(Kazan)": saremo costretti a vedere Neymar simulare solo in qualche video fatto sulle spiagge brasiliane durante le vacanze. Che tristezza. Anche lui a casa come Messi, come Ronaldo, di questo suo mondiale ci resteranno soltanto le proteste ed i tuffi (ora potrà allenarsi quanto vuole). Il fenomeno ieri sera l'ha fatto De Bruyne, in un Belgio Bello nel primo tempo e roccioso nella ripresa, quando nel finale si è difeso come poteva riuscendo a difendersi dalla rimonta (alla fine solo parziale  ) dei verdeoro. Nemmeno l'ingresso di Costa (apparso comunque in ottima forma) è servito a nulla. Mondiale sempre più europeo e ormai siamo alla quarta edizione consecutiva nella quale le sudamericane devono guardare il vecchio continente sul tetto del mondo. Il Belgio sfiderà in semifinale i cugini/nemici francesi in un match che si preannuncia come un revival del film "Niente da dichiarare?"

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