La coppia degli "Amici Geniali", come li battezza oggi il Corsport in prima pagina, colpisce anche in Champions. Dopo il Milan e la Spal il bimotore 717 piega anche il Valencia, compiendo una fantastica trilogia di vittorie. Se scrivi Juve su google la prima cosa che ti appare ormai e l'incrocio dei loro sguardi rudi e sorridenti dopo il gol. L'uno la mente l'altro "il piede" (spesso anche a ruoli invertiti) sono la coppia gol del momento, con Ronaldo che (come di consueto) segna anche quando non segna: si inventa un assist meraviglioso per il Manzo che non deve far altro che gettarla in porta nel più facile dei gol.
Eh, ma Si fa presto a dire facile. visto che si continua a segnare sempre meno di quello che si potrebbe (e dovrebbe) lasciando la porta aperta a spifferi pericolosi che rischiano di farci prendere brutti malanni, come quello subito in casa con lo United. Ieri la beffa la scaccia Szczesny, anche se solo sul finale della prima frazione ma quando si era ancora sullo 0-0, con una parata prodigiosa. Un gesto tecnico compiuto di fronte all'ex a cui ha "rubato" l'eredità di Buffon, quel Neto che nella stessa porta (curva nord) sventa la girata di Dybala. Paulo è volenteroso ma non riesce a replicare le sue serate di Champions.
Se poi di fronte hai la miglior difesa di Spagna (solo 9 gol subiti come l'Atletico) allora ti accorgi che anche un gol facile come quello di ieri non è affatto semplice che arrivi e che solo un campione come Ronaldo può renderlo tale. Il "gioco da ragazzi" del campione che ti può semplificare la vita, laddove il tabellino langue e non riesci a metterla dentro. Serve genialità e gioco di destrezza da scassinatore, per aprire certe porte. CR7 nasconde la palla in area e poi scatta improvvisamente a sinistra, serve l'amico croato che è al posto giusto nel momento giusto. L'uno tensore, l'altro grimaldello che aprono l'unica serratura che ci serve per entrare agli ottavi. Per il primo posto del girone si dovrà invece fare i conti col solito culo del Mou, l'uomo dalla lunga tradizione di sfangate sul filo di lana, a volte anche truffaldine come quella di ieri, col gol "di mano" di Fellaini a tempo scaduto contro i poveri Young Boys. Uno che a differenza di altri riesce a cogliere sempre più di quello che gli spetterebbe, e per alcune teorie calcistiche e di vita resta comunque un merito.
Noi invece come al solito in Champions siamo tutt'altro che fortunati con gli arbitraggi e becchiamo il solito arbitrotto timido, che manca di assegnarci due "mezzi" rigori (su Mandzukic e Pjanic) e almeno in un paio di situazioni compie clamorose sviste. Un arbitro tutt'altro che "casalingo" come si usa dire dalle nostre parti. Meno male che quantomeno non abbocca alla mano de dios di Diakhaby. Pensate se come il gol di mano dello United anche il Valencia avesse pareggiato in modo simile che disfatta sarebbe stata!
Pensate invece se segnassimo qualche gol in più, cosa potrebbe diventare questa squadra. Nell'attesa mi sento di raccomandare la congeniale pazienza che meritano questi ragazzi e chissà che il mese di ferro che sta arrivando non ci dia gli stimoli che ci servono per poter andare a Berna e prenderci questo primo posto nel girone, vicino eppure ancora così lontano.
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