lunedì 9 marzo 2020

#SERIEA_19_20 26> #JUVENTUSinter 2-0 - Ora Potete Anche Chiudere Il Resto


In un clima da conflitto mondiale e nella più assoluta anarchia (o quanto meno confusione) decisionale si decide di continuare un campionato forse destinato alla sospensione definitiva. Lo si fa quasi vivendo alla giornata, addirittura ora per ora. Un tirare a campare di chi spera di salvare il salvabile in ambito economico. In questo scenario e in una cornice surreale si è giocata ieri Juve-Inter e tutto sommato alla fine si è respirata quasi aria di normalità: quella che vede la Juve trionfare come al solito sull'Inter.

Erano felici di affrontarci nel nostro momento peggiore. Si sono fregati le mani quando hanno saputo che anche il fattore campo sarebbe stato eliminato dalla contesa. Hanno fatto il diavolo a quattro quando pensavano che si sarebbe andati verso un rinvio a maggio o chissà quando. Hanno offeso presidenti senza pentirsene ma rincarando le dosi, minacciato azioni legali, "il 9 Marzo è una scelta di buon senso... anzi no... anzi vogliamo recuperare prima quella con la Samp..." Poi si sono ammansiti quando hanno richiuso le porte, accettando qualsiasi decisione e fingendo interesse per la salute pubblica, mentre attorno si continuava a discutere e a interrogarsi su quanto fosse inappropriato continuare, in barba alla situazione attuale. Tutto questo mentre la Juve taceva. Mentre loro scrivevano l'ennesimo libro del complotto con firme illustri, portando in giro il solito vecchio circo promozionale, noi eravamo chiusi come le porte dello Stadium. Silenziosi come gli spalti dell'Allianz. Poi alla fine anche noi abbiamo parlato, ma l'abbiamo fatto nella nostra lingua: il campo.

Alla fine sul campo hanno finalmente taciuto. Come hanno taciuto i loro spauracchi Lucaku e Martinez (alias Lautaro). Come ha taciuto il catenaccio di Conte e il loro credo fondato sul contropiede. La Juve ha disinnescato tutto, La loro era una miccia bagnata, fatta di chiacchiere rumorose ma poca sostanza e maturità tecnico-calcistica. A Marotta non resta che dichiarare falsato il campionato perchè avrebbe dovuto giocare prima con la Sampdoria.

E' curioso che in un simile delicato momento mondiale a riaprire le marcature della Juve sia stato l'ultimo che le aveva chiuse due settimane fa, proprio quel Ramsey e la sua brutta reputazione scaramantica. Naturalmente si fa per sdrammatizzare, per carità! In simili situazioni di dovrebbe mettere da parte ogni oroscopo e lasciar lavorare la scienza. Ma quanto meno il gallese è stata la loro condanna. Assieme allo splendido gol di Dybala, uno che ormai ha deciso di non fare più gol semplici e inutili. Ci vuole del genio per fare quello che ha fatto lui con la difesa nerazzurra sul raddoppio e sfruttare il sinistro (il suo piede forte) ma "simulando" un tiro col destro (piede più indicato per l'occasione): tocco di esterno e portiere battuto.

Ecco, al massimo l'unico vantaggio che avremmo potuto sfruttare noi, giocando una settimana fa, era quello di avere contro Padelli in porta: una bella differenza tra lui e Handanovic. Ma nonostante qualche parata del loro numero 1 i gol alla fine li abbiamo trovati lo stesso e, ciliegina sulla torta, Padelli è stato persino espulso persino dalla panchina. Quando si dice "quadro astrale"...
Peccato che alla festa non abbia potuto partecipare Ronaldo. Sarebbe stato il suo record solitario. E dire che sul finale c'è andato vicinissimo, più che al buco nella ciambella alla glassa sulla stessa. Vorrà dire che sarà ricordato assieme a Quagliarella e Batistuta. 

Forse aver avuto tempo per allenarsi un po' di più (molto di più) del solito è servito. L'inter si è dimenata il giusto ma stavolta lo spauracchio del 2-1 non si è palesato, e abbiamo finalmente gestito una partita come si deve. Anzi il 2-0 ha di fatto spento l'inter, che pure a provato a riaccendersi, scoprendosi però, come detto prima, nient'altro che una "miccia bagnata". Forse solo i telecronisti di Sky credevano ancora il lei.

Ed ora potete anche sospendere tutto. Noi quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto. E se alla fine deve essere... fine, speriamo sia lieto... fine.

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