martedì 23 giugno 2020

#SerieA 19/20 27> #bolognaJUVENTUS 0-2 – Ciak 2: il campionato


Motore! Azione!

Accantonata la pessima interpretazione di Coppa Italia, la Juventus torna sul palcoscenico della Serie A con l'obbligo di recitare la propria parte, cioè vincere. Fare tabula rasa dell’immediato passato e razionalizzare. Innanzitutto sfruttando questo paio di partite iniziali, sulla carta decisamente abbordabili, per fare grip su una competizione che, anche se non più per maratoneti puri, si decide comunque sulla distanza di 12 gare. Un mini campionato da vivere alla giornata.

Come diceva Malgioglio per bocca di Mina: l'importante e finire. Non solo "questo campionato" cercando comunque di conquistarlo a dispetto dei nostri limiti e degli scarsi tempi di recupero, ma inteso anche come "finalizzare", "concludere" un azione (ad esempio) per lo scopo per cui l'hai iniziata, cioè segnare. Goal in inglese vuol dire appunto traguardo. 

Stavolta il tortellino esce col buco. Ritorna il gol, su rigore e su tiro, e la nostra rete resta inviolata. Ma soprattutto (cosa non scontata) torniamo a tirare nella benedetta porta più spesso che nelle ultime due gare. Abbiamo potuto vedere (es. con Dybala) come te ne basti uno, di tiro ben piazzato, per portarti al gol. Ma che devi provarci, anche più di una volta senza voler per forza entrare in porta con la palla tra i piedi.

La forma non è ancora quella dei novanta minuti (e nemmeno dei settanta in verità) ma per fortuna chi ci stava di fronte era messo peggio. Il Bologna ha sbagliato molto più di noi, soprattutto nei passaggi. Le nostre poche incertezze si son ben nascoste dietro alle loro.

Szczesny ad esempio non ha dovuto indossare i guantoni, anche se quelle poche volte che ha dovuto cercare il disimpegno coi piedi un po' ci ha fatto tremare. Anche lui deve ritrovare la confidenza con il campo.

Quella che cerca di mantenere Dybala, in una gara di residenza con se stesso dopo il Lockdown e il contagio. Dopo il gol ci riprova più volte ma ci arriva quasi sempre col piede sbagliato, lui che col destro proprio non ci parla. Alla fine esce con la lingua di fuori e penso non gli si possa chiedere di più, soprattutto a uno con l'umore ai livelli di chi sbaglia un rigore in una finale.

CR7 ancora mal servito e fuori forma, ma che stravolta il suo lo fa, nel senso che quanto meno torna a non sbagliare rigori, che è già il minimo sindacale. In fondo pure per lui si tratta di salvare il salvabile e finire dignitosamente la stagione. Emblema di un anno divenuto anomalo per lui, come per tutto il mondo.

Tra i soliti dubbi amletici dei centrocampisti, Ramsey senza voto e Pjanic distratto dalle sirene catalane, Rabiot torna a pagare il biglietto per poter entrare allo stadio. Un reparto sempre più aleatorio.

Anche se il vero protagonista negativo della serata è stato il ruolo del terzino sinistro. Prima De Sciglio, che esce dopo poco più di un ora di gioco per infortunio al bicipite femorale, poi Danilo entrato in suo soccorso ma a valanga sull'avversario (e sulla sua squadra). Un atteggiamento sconsiderato e irresponsabile il suo, che dopo essere stato persino graziato da una espulsione diretta, si fa ammonire una seconda volta e lascia la Juve senza terzini sinistri per la prossima partita. La sua carriera alla Juve non è mai decollata, non più del suo cervello almeno.

Speriamo che questa vittoria serva quanto meno per tirarci su di morale, decisamete pessimo dopo lo scempio di coppa. Putroppo il sarrismo, non ti permette di gestire le energie per novanta minuti in tempi di pace, figurarsi in tempi di guerra. E in fondo noi speriamo che un po' si snaturi. Fondamentale sarebbe imparare una buona volta a gestire le forze per non arrivare sul finale con le batterie talmente scariche da permettere a qualsiasi squadra di approffitarne.

Non abbiamo ancora dimenticato i nostri limiti, ma adesso quello che serve sono i punti. Smettiamola di inseguire il bel gioco, che nel corso di quest'anno ci ha portato solo a giocare peggio. Quello che serve in questo mini torneo, poco più lungo di un Europeo o un Mondiale, è invece il cinismo e la concretezza. Al resto ci penseremo a bocce ferme.

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