sabato 27 giugno 2020

#SerieA 19/20 28> #JUVENTUSlecce 4-0 – Taranta bianconera


A Lecce fu la partita dello spreco e del famoso rigore di De Ligt, quello che qualche settimana dopo, nella timida sordina, il designatore Rizzoli ammise non esserci. Naturalmente nel menefreghismo generale. A tale dimostrazione, soltanto qualche giorno fa, abbiamo visto Young dell'inter uscire impunito da un tocco simile in area avversaria, su cui invece praticamente nessuno si è lamentato.

Ieri invece era la partita da vincere assolutamente, senza troppa filosofia. Un altro turno favorevole da sfruttare prima dei veri match e una occasione per vendicarci dei due punti gettati in mare all'andata. Con un ora di superiorità numerica l'occasione era troppo ghiotta per non sfruttarla. E infatti...
Dopo la solita timidezza offensiva della prima frazione di gara la Juve dilaga nella ripresa. Aiutati che il ciel ti aiuta, lo sciagurato intervento di Lucioni alla mezz'ora ci rende più facile la serata, sì, ma poi a gettarla dentro devi comunque essere tu. Prima di poter approfittare di un avversario che ne prende quattro a partita, abbiamo dovuto aggiustare la mira. Ronaldo e Bernardeschi falliscono da pochi passi due occasioni clamorose. Poi nella ripresa, colui che non fa mai gol facili (anzi a volte quelli se li mangia) capisce che bisognava rompere gli indugi e la scaraventa lì dove non batte il sole.

Ronaldo atterrato nettamente in area si prende il rigore e per non saper né leggere e né scrivere la butta centrale proprio come a Bologna. Quel rigore fallito col Milan in semifinale deve averlo un po' ferito nell'orgoglio, tanto che per quelli successivi ha preferito l'ignorante concretezza al rischio di fallire di nuovo. Anche non segnando ancora su azione è lui ad entrare nei primi tre gol di ieri. Dopo l'assist a Dybala sul primo gol, confeziona un tacco al bacio per Higuain in occasione del terzo.

Il figliol prodigo bagna così il suo ritorno in campo, dopo la crisi psicologica che durante il Lockdown aveva persino rischiato di fargli disertare il rientro in squadra. Poi la cosa è rientrata giusto in tempo. Lui da sempre famoso per essere un giocatore emozionale ha vissuto davvero male la sosta forzata e i problemi familiari. Situazione già preceduta dalle critiche sulle prestazioni personali che l'hanno allontanato dalle grazie dei tifosi. Chissà se la rete servirà a portare su di morale il Pipita ma l'impressione è che il suo addio sia solo rimandato.

Torna dunque in gol l'HDR ma i riflettori non potevano spegnersi finché anche lui non si fosse tolto il sassolino dal scarpa. Proprio il famigerato De Ligt della succitata andata, che per una serie successiva di altri falli di mano in area si era attirato il tipico pregiudizio italico, quello che ti punta l'occhio di bue addosso per tutta la partita e rischia di tarparti le ali della carriera con una valanga di meme. Persino dopo la bella prestazione di ieri, con gol a sugello, il telecronista SKY non è convinto, forse abbagliato dall'unico errore di valutazione fatto dall'olandese durante la gara. Esempio lampante di quello che dicevo sulle etichette facili da mettere e difficili da togliere.

Liverani giudica la partita solo fino all'espulsione e la TV (giustamente) non infierisce, ma da qui a dire che il Lecce non meritava il poker ce ne passa. Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Se rimani in 10 per un errore simile la colpa di certo è tua. Se poi perdi palla in area in occasione del vantaggio bianconero e causi un rigore netto, non puoi dire che non meritavi un simile passivo. Per il Lecce sarebbe potuta andare anche peggio ed è meglio per lei che inzii a pensarlo già dalla prossima nello scontro diretto salvezza contro la Samp. Noi, dal canto nostro, speriamo di poterle dare una mano vincendo contro il Genoa, che naviga nelle loro stesse acque.

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