domenica 2 agosto 2020

#SerieA 19/20_38> #JUVENTUSroma 1-3 – Scudetto Under


Vi anticipo che, causa di forza maggiore non ho potuto vedere la partita. Ma tanto come era ampiamente da pronostico non è stato necessario, dato che chi l'ha vista di sicuro non ha visto nulla così come non l'ho visto io. Chi non ha avuto gamba e fiato per le partite che ancora contavano, davvero pensavate avrebbe onorato questi ultimi due impegni anche se quest'ultimo era in casa e c'era la premiazione? Dai un pizzico di analisi logica!

Lo scudetto era già in bacheca, il match di ieri era solo una celebrazione per l'addio di Rocchi nostro arbitro da tanti anni... Che a parte gli scherzi, se vai a vedere, cazzate ne ha forse fatte più contro di noi che contro di altri. Ieri ad esempio fischiando quel rigore ci ha consegnato il record di squadra campione con più rigori contro. Altro che chiacchiere. Quest'anno abbiamo sfatato anche molte di queste millenarie stronzate.

Il simbolo della stagione che abbiamo appena vissuto sta tutto nelle immagini di questa premiazione, comunque festosa ma senza pubblico. Simbolo che davvero manca qualcosa, una cosa grossa. La doverosa festa di chi ha avuto la sua sufficienza è ha superato l'anno. Di un punto o di dieci nel calcio non importa, basta vincere, e una Juve come questa non vedeva l'ora di salutare il campo. Non a caso Sarri, da suo lamentoso stile mai sopito, aveva minacciato di schierare l'Under 23. Per sua sfortuna forse qualcuno deve avergli fatto cambiare idea e non ha potuto schierarne più di qualcuno. Alla fine la partita è stata come prevedibile una formalità... Nel senso che si doveva per forza farla ed uscirne con qualunque risultato. Sono ormai lontani i tempi in cui il le parole "onorare l'impegno" avevano il loro significato. Questa è una squadra che ripudia il superfluo nei risultati tanto quanto invece lo ostenta nel gioco

A conti fatti questo è stato lo scudetto del calvario. Una stagione interminabile di cui tutti avremmo potuto fare a meno. C'è stata, abbiamo vinto e ritiriamo questa coppa col fare di chi torna a casa, si toglie le scarpe e dice: "oooooh, finalmente sono arrivato dove dovevo arrivare. Chissenefrega di rassettare la stanza, sono a casa, mi getto sul letto vestito e tiro una bella dormita.

Se è stato scudetto lo dobbiamo a quelle quattro vittorie di fila post lockdown. Una volta presa la fuga tutto quello che abbiamo dovuto fare è stato gestire le forze residue (residue è un eufemismo) fino al traguardo. Tutto quello che non è servito l'abbiamo lasciato. Le altre non han dimostrato di stare meglio di noi e alla lunga la classifica parla chiaro. Così non ci siamo dovuti impegnare anche perché gli altri non ci han tenuto impegnati, come spesso è successo in questi anni.

Che festa sia allora, ma se l'obbiettivo di una squadra che porta questo nome è sempre quello di migliorarsi l'unica scusa che possiamo darle è dovuta a fattori extra calcistici. L'anno particolare di fatto ha salvato Sarri da critiche ancora più feroci, se rapportate alla crocifissione e la cacciata di Allegri avvenuta per molto meno. In condizioni normali la peggior Juve di questi nove anni (comunque vittoriosa) sarebbe stata massacrata da molti di noi o graziata giusto perché non si sarebbe voluto ammettere che la scelta Sarri sarebbe stata peggio del tenersi un Allegri ormai logoro e senza più il supporto di molti in squadra.

A campionato finito e a champagne bevuto, però, adesso non si può fare a meno di pensare al futuro. Davvero è solo colpa delle tre C (Covid, caldo e calendario da tour de force) se alla fine le lingue dei nostri giocatori erano sotto le loro scarpe e spesso ci sono inciampati? Anche, e forse è così persino in gran parte. Ma c'è chi non ha dimenticato la prima parte di questo lungo viaggio. Quello senza scuse. Quello in cui non solo si è visto poco gioco ma si è visto un gioco che non era da Juve. E quando parlo di gioco da Juve non mi riferisco al famoso "circo", quello che cioè serve alle medio piccole per nascondere le loro bacheche, ma di imporsi sull'avversario anche con poco. L'anno scorso si rimproverava alla squadra di fare il minimo necessario per vincere? Quest'anno spesso si è fatto molto ma si è ottenuto il minimo. L'anno scorso si giocava male? Quest'anno si è giocato bene, ma anche male nell'arco della stessa partita. L'anno scorso bastava poco per avere tutto? Quest'anno si è dovuto dare tutto per avere lo stesso e anche meno. Ma in definitiva chi ha voluto cambiare per una Juve migliore ha di fatto ottenuto una Juve peggiore.

Siccome dalle nostre parti ciò che conta è sempre il risultato (lasciamo ad altri le chiacchiere) Sarri forse ha salvato la sua poltrona, senza vedere come va in coppa, dove secondo me l'unica cosa che può provare è prendere un po' di soldi qualificandosi contro il Lione, cosa di per sé già proibitiva. Ma se Sarri rimane anche il prossimo anno non avrà scuse. Gli saranno tutti addosso, me in primis e persino chi oggi lo tifa più della sua stessa squadra. Tutto quello che possono sperare quelli come me e di non gettare via un anno. Perché il rischio è grosso con questo allenatore. L'anno prossimo sarò meno indulgente nei suoi confronti. Spero di non dover rispolverare vecchi articoli dell'era Del Neri.

Buon scudetto a tutti.

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