sabato 27 febbraio 2021

#SerieA 20/21_24> #veronaJUVENTUS 1-1 – Scarsa autonomia


Sembra quella storia di Maometto e la montagna. Se Pirlo non va all'Under 23 alla fine è l'under 23 che va da Pirlo. A Verona la Juve si presenta senza cambi e anche con la peggiore formazione possibile. Il gol di Ronaldo ci illude ma le avvisaglie erano già tutte lì. Guardare i tuoi giocatori tirar fuori la lingua sul finale, e non per esultare alla Del Piero, ma perché non ne hanno più e non possono essere sostituiti, mentre il Verona ne cambia cinque e alla fine sembra in superiorità numerica. Ecco (anche) cosa è stata questa gara.

Che quest'anno debba ormai andare così lo si è capito da tempo e forse a mente fredda sappiamo inconsciamente che non è questa la partita del nostro addio allo scudetto, perché è stato un addio graduale. Abbiamo iniziato a salutarlo ad inizio stagione ma ogni volta ci siamo detti che era l'ultima delusione, quella definitiva. Ogni volta vogliamo illuderci che non lo sia ma se ci guardassimo indietro vedremmo che siamo già da tempo sulla strada e viaggiamo dalla parte opposta, ormai incerti anche del piazzamento Champions.

L'ho detto ad inizio stagione, se la Juve non vince questo scudetto rischia di non entrare in Champions e la mia non è un'esagerazione, ormai i dati mi danno sempre più ragione. Non si tratta di estremismo di pensiero e nemmeno di chiaroveggenza, ma solo di semplice costatazione. Se le cose già vanno male possono sempre andare peggio, anzi spesso lo fanno 

Insomma, iniziare con una rivoluzione tecnica e di uomini in campo era già un azzardo. Qualcuno ha usato il termine acerba, riferendosi a questa squadra. Non solo per l'allenatore "alle prime armi" (Nanni Moretti perdonami) ma anche perché è una squadra di giovani, spesso ingenui e con poche guide esperte in campo.

Molti punti li abbiamo gettati in modo naif, per non dire da polli. Ma se questo non bastasse, la grande mole di pareggi iniziali da cui si è accumulato il ritardo si è andata a sommare alla partita in meno e non mi riferisco a quella col Napoli ma a quella con la Fiorentina. Al magheggio politico del CONI, sfociato nella sciaguata serataccia di Juve-Fiorentina, si è aggiunta una espulsione, qualche nostro errore e il disastroso arbitraggio. Tutto a senso unico. Tutto sotto la voce totale negativo.

Il resto l'hanno fatto la mancanza del pubblico, che per una squadra come la nostra abituata al fattore campo, quello che per nove anni ci ha spinto e ha morso le gambe agli avversari, è piuttosto alienate. Lo Stadium è stata da sempre la nostra roccaforte. Tolto anche questo.

Una stagione caratterizzata dagli infortuni al quale si va ad aggiungere la lotteria inversa del Covid, che te ne tiene fuori altri in modo perfettamente casuale. All'improvviso ti trovi senza una grossa fetta di giocatori e guardando la panchina di Verona dici: ma siamo la Juventus FC o l'Under 23?
Novanta minuti piú recupero giocati con una delle peggiori formazioni (dal punto di vista qualitativo) degli ultimi dieci anni, forse la peggiore, con un solo vero sostituto (McKennie). Sì ok poi ti illudi pure con quel gol e alla fine magari avresti anche potuto vincerla, ma le avvisaglie del disastro erano già tutte lì, anche se non siamo stati bravi ad evitarlo.

Rabiot la spara fuori tutto solo in area perché invece di controllare tira a volo. Con Ramsey non si capisce dove finisce la sua sfortuna e dove inizia la sua incapacità di segnare. Kulusevski non è una punta ma dobbiamo adattarlo per forza lì. Siamo senza terzini, con Bentancur che continua a divertirsi a perdere palle pericolose in ogni parte del campo e tu che non puoi nemmeno chiedere che lui e Bernardeschi siano sostituiti. Sei costretto a tenerti Bernardeschi e devi anche stare zitto perché in panchina c'è la serie C.
Insomma un anno Kafkiano, frustrante come gli anni di Del Neri & co.

Una Juve che (dati alla mano) non sa tenersi la vittoria di misura. Non sa gestire il singolo gol di vantaggio, è troppo poco per lei. Tanto che ogni volta che ha vinto (tranne nel derby) l'ha fatto con minimo due gol di scarto. Come vedete non serve il mago per capire questa squadra, basta saper leggere due dati in croce. Siamo matematici e sempre più calcolabili.

Dove vogliamo andare con questa rosa risicata, e non parlo solo della ormai-fu-partita-col-Verona ma del periodo più decisivo della stagione giocando ogni tre giorni? State continuando a fare la somme e tenere il conto di tutto?

L'unico attaccante che ci è rimasto è Ronaldo e pensare che qualche pazzo, in un eccesso di illogica contestazione, dice che non ci serve perché non sa battere le punizioni. Come se uno dicesse che non vuole in regalo una Ferrari perché non gli piace il rosso. Insomma di isterismi se ne vedono tanti in questa stagione, io invece non ho la forza per abbandonare. La mia rassegnazione è stata graduale. Già dall'arrivo di Pirlo mi son fatto la croce, non potevo addossare a Pirlo (allenatore senza esperienza) le colpe di un eventuale anno sabbatico da scudetto e il dito di biasimo mi tiene fermo sul divano.

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