lunedì 22 febbraio 2021

The Undoing - serie TV (2020)


Avete presente quegli studenti, bravi ma svogliati, che si accontentano di portare a casa la pagnotta, di andare sul sicuro, piuttosto che cercare di stupire o di distinguersi dalla massa? Quelli che "ma chi me lo fa fare", che poi va a finire che la professoressa non capisce la troppa originalità e mi appioppa un brutto voto. Quelli che "sono bravo ma mi applico il giusto", senza strafare. I tipi che ti scrivono il compitino e sai che potevano fare di piú ma proprio non avevano voglia di sbattersi piú di tanto. Ecco, in buona sostanza quello studente tipo é "The Undoing" applocato alle serie TV. Ha tutte le cose al posto giusto, laccate, perfettine, ma che se ci pensi a mente fredda ti chiedi "si, va bene, é allora? Tutto qua?". Non si poteva tirare fuori qualcosa di meglio? Si, ma non c'avevamo voglia.


"Non ho nulla da dichiarare, anzi dichiaro di essere innocente, sono un traditore non un assassino, anzi non sono un tradito...Sentite, guardatevi il telefilm fino alla fine e non rompetemi le palle" 


Cast? C'è l'ho. Abbondante, ben assortito, credibile (la Kidman e Hugh Grant, con i loro segreti inconfessabili, rimandano piú di una volta ad Eyes wide shut o giú di lí). Donald Sutherland non si limita ad uno stupido cameo (chiedere "Ad Astra") e Lily Rabe forse é un po' in una parte poco appariscente ma comunque c'è. Nulla da dire insomma.

Recitazione? Come sopra. Hugh Grant ha quella classica faccia da schiaffi del traditore coniugale, del cazzaro, di quello che non riesce mai a dire la verità e la Kidman con i suoi dubbi e le sue incertezze che vaga per la città, una nevosa New York, a caccia di risposte. E qui veniamo ad un altro punto...

Atmosfera? Quanto basta. Si sfruttano un po' i cliché del caso ma i comportamenti dei personaggi, una fotografia puntuale che indugia spesso sull'espressivita dei protagonisti (in particolare quella della protagonista che ci fornisce un po' il punto di vista privilegiato della vicenda), un montaggio a tratti disturbante (che promette piú di quello che mantiene, si scoprirà poi). Si crea bene insomma quella classica atmosfera di incertezza e di ambiguità da thriller drammatico. Quella sensazione che ti fa chiedere "dove si andrà a parare?", detto in senso positivo, perché davvero non sai cosa aspettarti.


"Ho capito: tua sorella é morta inspiegabilmente quando eri un ragazzino, hai tradito la mamma, ingannato i colleghi di lavoro, sei l'unico sospettato di un omicidio ecc. Ma quando facciamo un bel viaggio solo noi due?" 


Poi però tutto questo ben di dio si scontra con un piccolissimo problema: la trama. Ed è come se anche gli autori si fossero fatti quella stessa domanda:"é ora dove andiamo a parare? ". Detto in senso negativo stavolta però.
Ad un certo punto infatti le premesse da thriller si sciolgono come neve al sole (cosí come a New York sbocciano i primi fiori) mostrando soltanto il lato drammatico-familiare delle vicende. Due colpi di scena forzati e del tutto inutili e stop, finita lí, con lo spettatore a chiedersi perché si sia deciso un epilogo cosí sbrigativo e banalotto. Niente di cosí assurdo o cervellotico (ed é un bene), semplicemente piatto. Non è insomma un problema l'epilogo in sé ma è il come ci si arrivi che non ha niente di particolarmente interessante. Ed é un peccato, perché sarebbe bastata qualche svolta in piú, qualche ambiguità (inspiegabilmente lasciata per strada ad un certo punto), qualcosa di "non detto" (a voler seguire il sottotitolo italiano) per sparigliare un po' quelle carte. Sotto questo punto di vista la durata ridotta della serie (6 puntate) é sia un bene (non ci si annoia se non altro) che un male (poco spazio per sviluppare qualcosa di piú interessante)


"Quindi niente persone nude in maschera e sacrifici umani? Ma almeno omicidi ne abbiamo?" 


The Undoing in sintesi é un buon dramma familiare che gioca, malamente, a fare il thriller psicologico, ci prova per un po' ma poi quasi si stufa e sceglie di andare sul sicuro. Godibile per la recitazione e l'atmosfera ma non aspettatevi davvero nulla sul versante "giallo", rischiereste una severa batosta.

PRO

- Cast di alto livello
- Fotografia efficace
- Buon ritmo

CONTRO

- Trama piuttosto convenzionale
- Nella seconda parte c'é un netto calo di livello e una certa svogliatezza generale
- Non osa praticamente mai

VOTO 7

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