Gli interisti li riconosci subito. Sono quelli che non sanno perdere anche se dovrebbero esserne abitutati (cit.) ma anche le poche volte che invece accade l'opposto non sanno neppure vincere. Sono gli stessi che magari vorrebbero una passerella d'onore in campo per uno scudetto vinto, dopo che per nove anni non è esistito uno straccio di comunicato ufficiale, da nessuna squadra di A, e nemmeno un tweet di complimenti alla prima squadra italiana ad aver vinto il campionato per nove anni consecutivi.
Sono quelli che hanno il coraggio di presentarsi nelle interviste post gara con Stellini a parlare di episodi, al plurale, e a ribadirlo pure, quando qualcuno gli chiede se invece si stesse riferendo ad uno in particolare. No, episodi vostro onore. Quasi a volersi lamentare di qualsiasi decisione arbitrale, persino degli errori arbitrali che si sono visti a loro favore. Lo stesso Stellini che qualche anno fa, assieme al loro allenatore, i loro tifosi volevano in manette per la ben nota storia del calcio scommesse che portò alla squalifica di Conte. Ma d'altronde non è la prima volta che per vincere han dovuto assoldare i nostri ex "picciotti malavitosi". Perché vittoria non olet.
Ci è voluto un rigore per far segnare il primo gol del fenomeno Lukaku contro la Juve. Nell'ennesima partita in cui De Ligt e Chiellini l'hanno annientato. Come sempre. Chiusi in difesa e in svantaggio, avrebbero voluto banchettare su una Juve in 10, ma alla fine, di riffa o di raffa, hanno perso anche questa e anche con il neo tricolore addosso non hanno potuto esimersi dal rosicare.
Non si può dire che in questo Juve-Inter non sia successo di tutto e che Calvarese non abbia recitato la parte del protagonista. Lo si sarebbe potuto infatti scrittutare anche come primadonna in uno show del sabato sera in TV, troppa è stata la sua incontenibile voglia protagonismo. Altro che farfalla di Belen, il farfallone di Calvarese, abbiamo visto stasera.
Innanzitutto è stato tanto sveglio e attento che ogni qual volta che è successo qualcosa in area l'hanno dovuto chiamare dal VAR, altrimenti lui se lo sarebbe perso. Già questo dovrebbe dare la dimensione della sua serata. In più l'unica volta che il VAR non è potuto intervenire ci ha lasciato in 10 per un giallo scandaloso a Bentancur. Fosse arrivato per proteste l'avrei persino capito. Per non parlare dell'autogol annullato e poi dato col VAR. E da quando siamo piccoli che ci insegnano che quando si strattona in area a vicenda si favorisce il difendente. La Subrette Calvarese preferisce la TV agli spettacoli dal vivo e lo dà.
Poi mi devo sentire le proteste per un rigore che ricorda quello dato a Mertenz in Supercoppa. Cuadrado sposta il pallone e Brozovic lo tocca e lo spinge. Eccolo l'episodio che ti fa rosicare tanto caro Stellini senza cielo. E vincere così, anche dovessimo adare in Europa League è sempre godurioso. A
Perché anche quanto non serve loro si incazzano e la loro reazione ci tiene su di morale in un anno triste.
Al netto di Calvarese questa Juve si conferma una squadra che ha plasmato le sue sventure quasi unicamente sugli episodi. Il tocco al piede dell'avversario in area senza accorgersene, gli errori in disimpegno in cui abbiamo regalato caterve di gol. E quanto ci è costato Bentancur o De Ligt, indipendente dal loro rendimento?
Giusto togliere Ronaldo, perché ad un certo punto, con lui solo d'avanti che non tornava a dare una mano, stavamo giocando in nove. Ma prima di allora aveva comunque fatto una bella partita coronata da un gol, quindi chissenefrega se si è andato a fare una doccia in anticipo, ormai la stagione è finita. Tanto che ormai è tardi per rimuginare. Gli hotel di Firenze non colpiscono mai due volte.
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