giovedì 13 maggio 2021

#SerieA 20/21_36> #SassuoloJuventus 1-3 – 100x100 inutile (?)



Sarebbe potuta essere una bella vittoria, di quelle decisive, da ricordare, invece molto probabilmente rimarrà come un fossile nell'ambra che difficilmente potrà essere riestratto. Una vittoria che ha quasi il sapore dell'accanimento terapeutico. Più utile a celebrare i singoli che per sperare in una rimonta Champions della squadra, ormai quasi impossibile. Tipo Buffon che para un rigore il giorno dopo aver annunciato (di nuovo) il suo addio alla Juve, o Ronaldo e Dybala che arrivano a quota 100 gol bianconeri nella stessa serata. Il colpo di coda di un animale morente. Che spreco.

Avremmo potuto parlare dello sliding door di quel rigore parato da Buffon, ma ricordiamo ancora l'altro inutile rigore parato da Szczesny al Milan, una "door" che alla invece si era chiusa in faccia. Oppure ricordarci il riscatto di Rabiot dopo la topica in area che a portato Bonucci a fare peggio di lui col fallo da rigore. Un gol e un assist di testa a Ronaldo da 30 metri, per il francese, che magari sarebbe potuto essere un bel saluto, lui sempre in bilico sulla porta di uscita. Avremmo potuto celebrare i 100 gol bianconeri di Ronaldo in soli tre anni, accompagnati dagli altri 100 gol di Dybala col lieve "ritardo" causato anche dalla mostruosità del suo contendente. Invece dobbiamo ancora una volta rimpiangere tutte le gare non fatte e tutti i gol non segnati da Dybala quest'anno. Constatare come il peggior Ronaldo della storia abbia dovuto tener su da solo la baracca-attacco di una squadra spuntata e quando non ha girato lui nessuno è stato degno o solo capace di rimediare e sostituirlo. Insomma una vittoria che lascia più rimpianti che speranze per l'immediato futuro.

Nulla è ancora scritto sulla pietra ma il marmista è già al lavoro col suo scalpello sulla lapide europea, poiché, se è vero il detto "aiutati che il ciel ti aiuta", per tutta la stagione abbiamo invece continuato a sputare in cielo e ci è sempre ritornato tutto in faccia. Di certo adesso non possiamo più di tanto sperare nei passi falsi delle altre, soprattutto quando a queste si apparecchiano vittorie come al Napoli e al Milan, per mano dei loro amici o solo dei nostri nemici.

Per tutti infatti è lo Scansuolo, ma solo quando gioca contro di noi, si intende. Nessuno però ricorda altre prestazioni della stessa squadra di "De Zeman", sempre troppo impegnata ad attaccare che a difendere. Meno male che nelle interviste del dopo gara lo stesso apprendista Bohemian lo ammette a se stesso e agli altri, anche se da la colpa più ai suoi giocatori che a se stesso, per giustificare la sconfitta. Lui che non firmava per il quarto posto oggi è ottavo dietro la Roma. Lui, portavoce del calcio del popolo, accostato ai compagni dello Shaktar per la panchina, dove do certo sarà pagato in grano dal partito.

Invece non paiono mai strane, ai soliti complottisti dilettanti, vittorie come quelle di Napoli e Milan. Vorrei che lasciassimo perdere per un attimo una classifica che ci meritiamo tutta e analizzassimo un paio di cose estraendole dal contesto: possibile che ancora una volta i complottisti nostrani siano più bravi a notare la consueta pagliuzza piuttosto che la trave? Caspita fossi stato complottista di certo sarei stato più bravo di loro e ci sarebbe voluto poco. Forse ho sbagliato tutto nella vita. Io anti complottista per eccellenza mi trovo spesso a notare quanto spesso i complottisti si lascino sfuggire complotti che sarebbero tanto facili da costruire. Sarà che per un complottista il metodo scentifico è talmete sconosciuto che per lui esiste solo la magia, ma quella random, tipo far comparire un mattone nel cielo senza chiedersi né perché né a che pro.

Ma vediamolo questo metodo scientifico tanto sconosciuto ai complottisti: dopo le assurde e roboanti lamentele per un fallo su Cuadrado che invece Marino voleva di Cuadrado, errore che chiunque gli ha fatto notare, anche sottovoce come successo a SKY (non sia mai fare un po' di giornalismo) o magari con imbarazzo da qualche suo amico, lo stesso napoletano Marino porta la sua squadra a Napoli, la città di Di Natale, il miglior attaccante della storia dell'Udinese che per inciso ha dichiatato di essersi sempre dato malato per non giocarci contro...
E che fa? Ne prende cinque, perdendo per la nona volta consecutiva al San Paolo. Lo stesso Marino, più napoletano che dirigente dell'Udinese, quello che evidentemente era rammaricato più per aver lasciato tre punti alla Juve, diretta concorrente Champions del Napoli, che per aver perso con la sua Udinese in lotta per non retrocedere ma ormai praticamente salva. Guarda caso perde a Napoli e lo fa anche spudoratamente e largamente, senza proferire parola. Ma non chiamatela Napolese. Scansuolo sì, Napolese no.

Oppure vediamo quello che è successo a Torino tra il Toro e il Milan. Sette gol presi. Una squadta che lotta per la retrocessione prende sette gol in casa col Milan e il suo Patron Cairo dichiara: "succede". Complotti e biscotti tanto evidenti che nell'altra gara salvezza tra Cagliari e Fiorentina a fine partita il tabellino dei tiri in porta segna 0-0. Più che calcio del popolo pare il calcio populista degli ipocriti. Poi magari facciamo il miracolo ma la UEmaFiA ci esclude dalla Champions.

A che serve dunque sperarci?

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