Ben 4 gare nella giornata che decide i destini dei gironi B e C. Passano agli ottavi in maniera assurda ed inattesa i danesi con soli 3 punti (gli stessi delle altre 2, ma con una miglior differenza reti) e gli austriaci e vanno a far compagnia alle già qualificate Belgio e Olanda
In pratica era uno spareggio per decidere chi affrontava l'Italia agli ottavi.
Stessi punti, stessa differenza reti ma i goal fatti premiavano gli ucraini quindi l'Austria era costretta a vincere per arrivare seconda.
E' l'Austria infatti a fare la partita ed andare in vantaggio con Baumgartner (non ha bisogno di gettarsi dalla stratosfera, gli basta gettarsi in area su un angolo e deviare in rete). La difesa Ucraina lascia voragini, per fortuna il loro miglior difensore é Arnautovic che spreca l'impossibile. Nella ripresa ti aspetti che i canarini si smuovano e sbattano le ali e invece producono il nulla piú assoluto, agli austriaci non pare quasi vero di tenere il risultato senza troppi patemi. Sarà dunque Italia-Austria agli ottavi. E' guerra, rispolverate le strofe finali dell'inno, preparate le baionette, qui si fa la storia (troppo enfatico? Vabbé se scrivessi che é una gara abbordabilissima e che ci beviamo gli austriaci come un bicchiere d'acqua non farebbe lo stesso effetto)
Sì diverte l'Olanda e si mangia una bella Macedonia a base di arance. Assieme al l'Italia (e in seguito al Belgio) va agli ottavi a punteggio pieno. Macedonia squadra materasso per eccellenza di questi Europei conferma totalmente i pronostici. Una vera e propria amichevole con nulla in palio e nulla da dimostrare. Se non altro però la gara é stata divertente e con parecchi goal ed occasioni, per quel che valeva.
Pandev saluta la nazionale e se ne va, tra gli omaggi di compagni e pubblico. Il suo ciuffo ribelle e menefreghista lascia un vuoto incolmabile per i fan della tricologia
Ci avevano creduto fin quasi alla fine, quando ad un quarto d'ora dalla fine Hradecky se la butta incredibilmente da solo in porta, il piú clamoroso degli autogoal che condanna i finlandesi all'eliminazione ( "Serve un miracolo ma nun c'ha po' fa" cit. ). Il Belgio fino a quel momento aveva giocato col freno a mano tirato, poco cattivo, un po' svogliato. Il raddoppio di Lukaku é solo la mazzata finale per gli scandinavi. Non che avessero fatto chissà cosa per passare, però pensare che dal secondo al quarto posto passano zero punti...
Basta una sola partita buona per salvare il girone? Una sola? Prendete la Danimarca: dopo le prime 2 gare avevano già fatto le valigie, pronti per tornare a casa, delusione totale, poche scuse. E invece incastri del girone, una gara finale vinta in goleada, avversarie che si suicidano da sole....
I danesi sono i primi nella storia degli europei a passare dopo aver perso le prime 2 e, diciamocelo, in fondo la cosa non dispiace (soprattutto per come e per le condizioni nelle quali era arrivata la prima sconfitta). Vittoria larga, meritata, senza appello, anche a causa di una Russia indecente e imbarazzante (il secondo goal subito é nel manuale dei suicidi calcistici).
Quindi si, stavolta é davvero bastata una sola partita, quella conclusiva, come la vita finale in un vecchio videogame dove devi fare l'impresa assoluta: fare tutto, farlo bene, non sbagliare nulla e sperare nella dea bendata.
Un mezzo miracolo insomma, al quale si aggiunge il fatto che gli avversari che i danesi si ritroveranno agli ottavi sono i non irresistibili gallesi. Insomma non siamo nel 1992 ma sognare, almeno per ora, é lecito.
Nessun commento:
Posta un commento