Due gol come parentesi tra le parole "che noia" e la Juve liquida l'Udinese. Ma ci sarà mai una squadra al mondo che questa Juve potrà accartocciare e gettare via come carta straccia? Nemmeno un'Udinese piena di defezioni siamo riusciti a riempire di schiaffi.
E intanto abbiamo dirigenti in tribuna che invece di darsi da fare per prendere uno sputo di attaccante per gennaio, pensano a come sbolognare Dybala a giugno. La Joya li cerca in tribuna dopo il gol come si cerca un amico che non si trova. "Amico non ti vedo. Amico non ti posso vedere!"
Altro che Arrivabene... Annamobene lo si dovrebbe chiamare. Questi ci sputano in testa e dicono che piove.
Il fastidio che devono provare nel giocare a calcio questi giocatori dev'essere qualcosa di serio. Il compitino che fanno anche nelle vittorie è degno dello scolaro che ai colloqui era bravo ma non si applicava. Qui invece non siamo nemmeno tanto sicuri sulla sua bravura. Se ci va bene ne facciamo uno ad inizio partita ed uno alla fine, sempre sperando che in mezzo non si becchi gol, sennò minimo facciamo la fine di Venezia. È sempre così, ad ogni partita. Traccheggiano fino alla trequarti, poi quando entrano in area sentono una diversa forza di gravita. Tutto è più pesante là davanti.
Una volta essere "una squadra operaia" era qualcosa degno di nobile rispetto. Oggi invece si timbra il cartellino e basta. Dybala l'ingresso e McKennie l'uscita. In mezzo il noioso lavoro d'ufficio anche di fronte alle pratiche di poco conto.
Kean continua ad umiliarsi ogni volta che scende in campo. Proprio non riesce a prendere una palla, ha il magnete girato dal verso respingente. Ma i nostri dirigenti dovranno sborsare per lui 40 Megabyte a fine anno. La lungimiranza e la rapidità che hanno avuto e hanno tuttora sul mercato è degna dei dipendenti dell'ufficio sinistri.
Intanto Allegri si incazza e bestemmia in panchina per le zuppe che servono in campo i suoi chef stellati, che sarebbero capaci di tenere in vita persino gli avversari morti trasformandoli in pericolosi zombie da aria di rigore. Per loro si sta facendo spazio nel girone dantesco dei senza infamia e senza lode.
Come legge del contrappasso, nell'anno della peggior Juve della storia, noi tifosi dobbiamo sorbirci il commento di Ciro Ferrara su DAZN. Forse l'unico allenatore ad essere stato esonerato nel bel mezzo di una stagione bianconera. Ai tempi di Cobolli e di Gigli. Il gatto e la volpe che oggi ridono a guardare questa Juve trasformatasi in asino. Se avessimo nascosto le nostre quattro monete in attesa che crescesse l'albero avremmo fatto comunque un affare migliore dei nostri ultimi due disastrosi mercati.
I burattini però siamo noi tifosi, che ormai nella pancia della balena aspettiamo di poter uscire.
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