mercoledì 19 gennaio 2022

#CoppaItalia ottavi – #JuventusSampdoria 4-1 – Non fare la tirchia con le genovesi



La Juventus raramente scende in campo senza allenatore in panchina, ma quando le capita di farlo segna quattro gol. Le ultime due volte erano stati due 4-3 rocambolesci ormai rimasti nella storia. In quel Juve-Napoli dell'ultimo scudetto, con Sarri fuori per polmonite, il supplente Martuscello per poco non pareggiava una partita già vinta, prima dell'autogol di Kulibaly. Landucci invece, in un ricordo più fresco, è riuscito a vincerne una già persa, a Roma.
In questa partita, lo stesso vice Allegri, ha talmente voluto rimanere fedele alla statistica da fermarsi a quattro. Perché come al solito in mezzo ce ne siamo mangiati minimo altri quattro.

Sotto quindi con le facili battute: togliamo Allegri e teniamoci Landucci! Tanto lo so che alcuni di voi fanno seriamente. Ieri se si accettua il piccolo blackout dopo il gol della Samp, che poteva risultare fatale, è stato un martedì di relax per noi tifosi. E forse poteva esserlo ancora di più se Fourneau non ci avesse annullato il rapido raddoppio.

Ogni volta che una genovese va a Torino prende schiaffi a due mani. È entrata addirittura nella storia della statistica quel Juve-Genova, con i suoi 27 tiri a zero, anche se poi i tirchi siamo stati noi nell'andare in gol solo due volte. Stavolta invece, in mezzo alla solita quantita di gol mangiati abbiamo trovato il tempo di raddoppiare quel risultato. Peccato che al primo tiro in porta, come al solito, prendiamo gol e per poco non risvegliamo i morti. La costante di stagione.

Fatta eccezione per questo, è stata finalmente la serata in cui abbiamo potuto goderci un buon risultato. Giusto nello scorso articolo mi chiedevo se ci fosse al mondo una squadra che questa Juve potesse accartocciare come carta straccia. Una in cui poter vedere anche un bel esordio di un giovane come Ake, ad esempio, che appena entrato crea scompiglio nella difesa avversaria tanto da procurarsi un rigore. Una serata in cui segna addirittura Rugani di testa che sfiora persino la doppietta. Così come l'ha sfiorata Morata e Rabiot ha rischiato di segnare, fermato dal palo.

Una in cui Dybala segna e non fa polemica, anzi è talmente generoso da lasciare un rigore all'amico Morata. Come per dire: "sto piede può esse' fero o può esse' piuma".
Stavolta dunque nulla da dire su questa parentesi tra le parole Samp e Doria. Saranno dunque altre le prove che ci attendono. Ne volete una subito subito? Il Milan, col quale sembra si sia scusato persino l'Aia... Ma non l'associazione italiana arbitri, proprio il tribunale penale internazionale. Dopo i pianti a dirotto nello spogliatoio dell'arbitro pensate cosa può succedere con uno come Pioli o una squadra come il Milan contro la Juve. Chissà chi scriverà il copione.

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