Recensendo Clickbait avevamo parlato di come le fake news, il passaparola sul web, la voglia di facili clic portino spesso a rovinare la vita delle persone. E una volta che finisci dentro il tritacarne dei social o in quello mediatico la tua vita può diventare un vero inferno soprattutto se sei un personaggio pubblico e il tuo mestiere si basa proprio su quello: la fidelizzazione e il rapporto con le persone. Ne sa qualcosa Will Smith, ma prima di lui ci sono passati anche altri personaggi pubblici colpevoli di aver commesso degli errori o aver detto cose discutibili. Per dirne due a caso potremmo citare Kevin Hart o Wesley Snipes, due attori che per motivi diversi si sono ritrovati nell'occhio del ciclone (il primo tra l'altro anche lui con qualche ripercussione a tema Oscar). E proprio loro due sono i protagonisti della miniserie True Story. No, se ve lo state chiedendo non si tratta di una storia vera come il titolo lascerebbe intendere (ma non è casuale ovviamente) e nemmeno di una storia sui due attori di colore in questione. Però allo stesso tempo si può dire che è una storia "verosimile" e che ha dei punti di contatto con quanto detto sopra.
The Kid (il protagonista della vicende), così come Hart, è infatti un attore comico decisamente sulla cresta dell'onda. Uno di quelli che incontra i bambini malati, non lesina ad accontentare i fan, recita in film che incassano un botto e vedono tutti (ha fatto la parte di un supereroe in un film tipo quelli della Marvel), uno così ricco che i soldi gli escono pure dalle orecchie. Ha insomma una vita perfetta, non fosse per un fratello maggiore che non è esattamente un santo e che si caccia spesso in affari poco leciti (Snipes). Dopo essersi rivisti decidono di festeggiare assieme ma qualcosa va per il verso sbagliato. Decisamente sbagliato. Tanto che da quel momento The Kid sarà invischiato assieme a suo fratello in un vortice di omicidi, ricatti, sotterfugi, menzogne che rischieranno di mettere a repentaglio la sua carriera e la sua vita. Cosa farà e come se ne tirerà fuori?
A dire la veritá la trama non offre nulla di particolarmente originale e seppur non manchino i colpi di scena e il tutto sia ben orchestrato risulterà decisamente prevedibile e telefonato (il colpo di scena della puntata finale è davvero scontatissimo). Questo da un certo punto di vista rende anche i momenti di tensione un po' piatti e meno potenti di quanto avrebbero potuto essere. Ci si rifà ampiamente però con le interpretazioni dei due attori. Il telefilm fa infatti di questo incontro/scontro tra i due fratelli la sua cifra stilistica. Un rapporto burrascoso, pieno di segreti e di rancore ma anche di affetto. Due mondi diversi eppure intimamente legati. Un uomo di successo che ha costruito la sua vita sulla sua immagine, apparentemente senza macchie, un altro che ha compiuto solo scelte sbagliate e si è rovinato da solo relegandosi ai margini, al vivere all'ombra del fratello. Quando però la vita ti mette alle strette finisci per rivelare la tua vera natura, ciò che c'è realmente dietro la maschera pubblica, la "vera storia", non quella che racconti di fronte alle telecamere.
True Story è insomma una serie non eccezionale, ha diversi problemi di sceneggiatura che gli impediscono di raggiungere l'eccellenza, ma è attualissima e piena di spunti di riflessione: sul mondo dello spettacolo, sulla notorietà, le scelte sbagliate, le seconde occasioni. Una serie che mette in primo piano, in un certo senso, la faccia opposta di quanto visto in Clickbait, l'altro lato della medaglia: li l'uomo qualunque vittima degli eventi e del clamore mediatico, qui il personaggio famoso che sfrutta la sua notorietà e il suo credito mediatico per uscire indenne dalle sue malefatte. Un monito sul prendere sempre le distanze da quanto vediamo sullo schermo e analizzare sempre tutto da un punto di vista che contempli tutte le sfaccettature delle vicende.
PRO
- I due attori protagonisti sono molto affiatati
- Buon ritmo
- Offre diversi spunti di riflessione, molto attuali, sullo star system
CONTRO
- Colpo di scena finale troppo telefonato
- Trama che scorre bene ma non offre nulla di particolarmente memorabile
- A volte manca della giusta tensione
Voto 7
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