Dedicato ai soliti fenomeni del Tubo che hanno tifato Sarri e Lazio, nella stupida speranza che questo sarebbe servito a mandar via Allegri. Come se una sconfitta contro la Lazio avrebbe potuto laddove le sconfitte contro Monza e Maccabi non erano riuscite. Questa è gente che non solo manca di logica ma vive della logica delle visualizzazioni che gli antiju quest’anno gli hanno portato in massa. Mercenari né più e né meno come i calciatori che rubano lo stipendio e in campo si imboscano, che dovrebbero dimettersi da tifosi come Allegri da allenatore. Hanno costruito una carriera e un tifo non per la Juve ma contro un uomo, che volente o nolente è sulla panchina della Juve e non siamo noi a poter cacciare. Pur chiedendo la testa degli allenatori che reputavo responsabili (tra cui Allegri), pur criticando pesantemente le dirigenze incapaci (tra cui questa), mai è poi mai ho tifato e mai tiferò contro la mia squadra. Amo la Juve e amo la logica. Qualsiasi presidente la gestisca, qualsiasi allenatore la alleni, qualsiasi serie o coppa disputi.
Ecco perchè voglio dedicare questa vittoria e queste tre pere non a Sarri o ai laziali o agli Antiju che iniziano ad avere strizza, ma ai finti Juventini. Alla schiera di Travagli, Zemani, Pippo Baudi e capelloni che popolano la nostra tifoseria. Quelli che vanno a dormire con la maglia della Juve la notte (cit. zeman) ma che la mattina “la juve ruba”. Ai forza Sarri e forza Lazio e agli con il Verona abbiamo rubato che ben conoscete e di cui è superfluo fare i nomi. Tutta gente che tifa Youtube e non Juve. A cui se la Juve dovesse vincere paradossalmente la Champions farebbe solo un danno.
Ma veniamo alla partita. Lo possiamo criticare quanto vi pare, e sono il primo a farlo e lo farò se ce ne sarà bisogno. Tornerò in prima linea a chiedere la sua testa a Gennaio se le cose non cambiano ma… ancora una volta Allegri dà lezioni di calcio a Sarri negli scontri diretti. Tutto il decantato sarrismo è sbattuto contro la concretezza e il cinismo delle Juve di ieri sera. Tutto quello che ho sempre odiato della Juve di Sarri riproposto in questa partita. Tutto il fumoso giro palla e il possesso che non porta mai a nulla. Mentre dall’altro lato è successo qualcosa si inaspettato, tipo la Juve che non molla dopo il vantaggio per arroccarsi in difesa. Che non si tiene stretto l’1-0 ma che anzi (checchè ne dica Sarri nelle interviste) sfiora anche la goleada. Laddove invece Sarri fa il primo vero tiro in porta dopo il 3-0.
Inaspettato come Kean, che sembra quasi essere diventato un giocatore di calcio o Rabiot. Due che il sottoscritto ha criticato più che ferocemente ma che nelle ultime partite si sono distinti. Quando è giusto e giusto. Diamo a Moise quel che è di Moise e a Adrien quel che è di Adrien. E poi si è sentito il ritorno di Chiesa, a dimostrazione che quest’anno non abbiamo dovuto combattere solo contro la mentalità del nostro allenatore ma anche contro gli infortuni, le scelte dirigenziali, il VAR le cavallette… le cavallette (direbbe John Belushi)-
Ora che la sosta è arrivata possiamo goderci finalmente il meritato riposo da questa Juve e da questi tifosi della Juve e lo facciamo mangiandoci un dolce panettone da terzo posto in classifica. Cosa che in pochissimi avrebbero previsto e che inizia a dare fastidio e a fare un po’ di paura a molti in ottica quarto posto. Ora che finalmente possiamo rilassarci, quasi quasi una parte di noi pensa sia un peccato che sia arrivata proprio adesso questa lunga sosta. Paradossi di una stagione paradossale.
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