Sotto un’onda a forma di parentesi rotonda… la Juve pesca l’asterisco al Via del mare e per una volta supera la lepre con la coda di paglia, impegnata a prelevare soldi al bancomat arabo. Altra vittoria pesante, più di quella contro il Sassuolo, perché ottenuta su un campo di provincia, lande in cui si è sudato parecchio quest’anno. Tanto più pesante perché sembra che il modello coppa Italia si possa benissimamente esportare anche in campionato e segnare più di una rete a partita. E bastato ritrovare il gol degli attaccanti, in special modo quelli di Vlahovic che, con Yildiz al proprio fianco, viaggia al ritmo di una doppietta a partita. Un tiro sporco e uno di “rapina”, soffiato a McKennie sulla linea, ed ha già raggiunto i gol che ha segnato lo scorso anno in tutta la stagione. Bremer mette la ciliegina e la pressione si sposta tutta sulla banda bauscia.
La partita però si sblocca veramente solo dopo il vantaggio. Per un ora, infatti, la sensazione generale era stata quella che difficilmente si sarebbe riusciti a bissare il risultato di martedì scorso, con il rischio di dover addirittura lasciare qualche punto in Salento. La strada era stata abbastanza stretta e trafficata, ma da lì in poi abbiamo abbandonato la Statale 16 e imboccato il casello dell’A14 che ci ha portato dritti spediti a Torino, con i tre punti nel bagagliaio. Abbiamo trasformato i guai fisici di Chiesa in una opportunità per l’emergente Yildiz, facendo di necessità virtù, e fino a questo momento ci sta dicendo bene. Non potendo fare più di tanto affidamento sul mercato invernale, fatto di briciole, speriamo che questo basti a tirare avanti.
Passo dopo passo, esame dopo esame, questa sarà la stagione della Juve, sperando di rimanere il più possibile vicino alla vetta. Siamo nella condizione in cui tutto è ancora in divenire e ogni chiacchiera spesa è chiacchiera lasciata al vento, e per le risate dei posteri. Quello su cui però possiamo lavorare è su noi stessi. Credere di poter addentare sempre più partite, senza rinchiuderci dopo i vantaggi e non lasciandoci scoraggiare dagli svantaggi. L’inverno è ancora lungo ed è meglio coprirsi bene, perché i colpi d’aria gelida sono dietro l’angolo.
L’inter che pensava di poter ripetere l’anno del Napoli, prenotando già lo stabilimento balneare a gennaio, dovrà spostare di qualche mese la sua prenotazione. Sulla strada che conduce al suo DICIANNOVESIMO scudetto, per il momento ci siamo noi, data l’assenza delle altre. Poi potrà cucirsi sul petto tutte le stelle di cartone che vuole, persino una via lattea.
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