lunedì 2 settembre 2024

Juventus 0-0 Roma – 3ª Serie A 24/25 - Volemose bene



Motta e De Rossi, presentati come due ottimi amici nel pre-partita, si spartiscono una ciambella ciascuno. Un buco con lo zero intorno che rispecchia il reciproco desiderio di non farsi del male. Partita noiosetta, soprattutto se vista dall'esterno. Un punto che di certo serve più agli ospiti, altrimenti costretti al fondo della classifica, ma che filosoficamente ricorda a noi che c'è ancora tanto da lavorare e pedalare.

Nell'anno della rivoluzione totale, quella che fu tentata nell'anno di Sarri ma che si trasformò solo in un cambio di guida tecnica, illudersi potrebbe essere un peccato mortale. Il nostro è un mondo in divenire. Un pianeta impazzito che orbita attorno a questa serie A, ma che deve ancora raffreddarsi dal magma, degli elogi per il mercato e per le prime due gare, e prendere forma solida. Di fatto ieri si sono visti i veri sprazzi di nuova Juve, senza nulla togliere a Mbangula e Savona, anche loro nuovi ma ancora promesse.

I due centrocampi chiusi come ostriche, nel primo tempo, hanno convinto Motta a cercare soluzioni di qualità aprendo il guardaroba. I nuovi Koopmeiner e Conseicao, con Douglas Luiz gli ultimi sprazzi di gara, non cambiano però gli equilibri della gara. De Rossi invece agita lo spauracchio Dybala, nella speranza della cabala. I due portieri restano però, pressoché, inoperosi. Il nostro subisce il secondo tiro loffio in tre gare, solo nel finale, e anche il loro spinge fuori dalla porta un tiro, tutt'altro che irresistibile di Vlahovic. L'unico rammarico è stato lasciare a loro le ultime iniziative della partita.

Persino gli highlights hanno faticato a trovare spunti che restino sul campo, come narrazione. Molto più memorabile Pardo che tratta con sufficienza Diletta Leotta, di fronte alla più classica delle domande, evidentemente fatta dalla persona sbagliata. Pier, quasi stizzito, le fa notare che siamo ancora alla terza giornata è che non possiamo dare i nomi di favoriti o bocciati. Verità sacrosanta, se non fosse una grandissima ipocrisia, se detta da chi (per mestiere) le classifica le stila dalla prima all'ultima giornata, giudicando sempre sulla base delle singole partite e spesso dei solo risultato. Perciò restiamo sulla terra. Restiamoci tutti. Anche tu Pardo.

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