venerdì 30 agosto 2024

The Umbrella Academy - quarta stagione (serie TV)


Sta diventando sempre più raro assistere ad una serie TV che arriva alla sua conclusione "naturale". Eh sì, perchè viviamo in un'epoca nella quale vige una sorta di paradosso: hai raccontato tutto quello che volevi raccontare e lo hai fatto con una chiusura soddisfacente? Ti rinnovano la serie. Hai mostrato potenzialità da mettere però a frutto nelle stagioni successive? Te la cancellano. Il risultato è quindi una marea di serie "monche", con una o due stagioni che mostrano un qualcosa che non esisterà mai (quindi di fatto inutili) alle quali se ne aggiunge un'altra marea di serie che si chiudono bene ad un certo punto, ma poi sono composte da altre stagioni inutili, posticce, quando non in grado di annullare del tutto quanto visto in precedenza, distruggendo un prodotto altrimenti di ottimo livello. Altre addirittura vengono "recuperate" per poi andare avanti ed essere cancellate di nuovo dopo una sola stagione in più. E non sempre si tratta di discorsi legati alle semplici visualizzazioni da parte del pubblico. A volte una serie viene cancellata o rinnovata per motivi davvero ben poco comprensibili. Una gran bella confusione insomma, che rischia di disaffezionare il pubblico.
Tra le poche serie che si "chiudono bene" (per ora, ma come detto mai dire mai) possiamo citare sicuramente The Umbrella Academy, tratta dal fumetto omonimo di Gerard Way e Gabriel Bá, serie appartenente al filone "supereroi con super problemi". 


Una bella gita on the road in famiglia, cosa potrebbe andare storto?


I componenti della Umbrella Academy sono, come abbiamo visto nelle stagioni precedenti, una famiglia di supereroi molto molto "particolare". Innanzitutto sono piuttosto allergici l'uno all'altro e finiscono inevitabilmente per bisticciare e mandarsi a quel paese. In secundis c'è un altro piccolissimo problema: si ritrovano inevitabilmente a salvare il mondo solo perchè sono stati loro stessi a scatenare (a volte per i motivi più stupidi e insospettabili) una qualche sorta di apocalisse. Ma se ti ritrovi a risanare il mondo una, due, tre volte per tuoi errori forse il problema sei semplicemente tu, no?
E a questa domanda che, inevitabilmente, si ritrova a dover rispondere questa stagione, chiamata a mettere un punto definitivo sulla questione. 

Dopo il finale del passato ciclo di puntate avevamo lasciato i nostri (anti)eroi in una realtà parallela nella quale si erano scoperti senza poteri. E' qui che li ritroviamo, costretti a reinventarsi una vita "normale", nella quale non hanno bisogno l'uno dell'altro e non sono costretti a salvare il mondo. Una realtà per molti di loro migliore di quella originale. Ma sarà davvero così? O gli sbagli del passato e il loro mondo torneranno prima o poi a chiedere il conto?

La quarta e ultima stagione di The Umbrella Academy prova nelle sue sole 6 puntate (invece delle classiche 10) a raccontare una "nuova storia" che dia però una conclusione definitiva anche all'arco principale. E non può che ruotare naturalmente tutto attorno ai protagonisti, come gruppo compatto. C'è quindi meno spazio per istrionismi o puntate che escano fuori dal seminato (come accaduto nelle stagioni precedenti). I "nostri" devono trovare il modo di riconciliarsi e fare squadra già dall'inizio. Lo "spunto" proviene da un colpo di scena che ha a che fare con la morte di uno di loro, Ben (in questa nuova realtà ancora vivo) non è infatti morto nel modo in cui pensano tutti e la sconvolgente rivelazione finirà per gettare una nuova luce sul rapporto tra i protagonisti e sul loro "padre".


Eternal darkness of the corrupted mind


Non mancano di sicuro i momenti più caciaroni o spassosi, come da consuetudine, seppur qui presenti in misura minore. Non manca neppure l'esagerazione o il citazionismo. Basti pensare ad esempio ad una puntata che sembra fare il verso a Russian Doll (anch'essa su Netflix) o alla "battaglia finale" che sembra uscita da Resident Evil 2 (con effetti speciali un po' meh). A volte si ha la sensazione che questi momenti avvengano un po' troppo repentinamente, di botto, senza che abbiano il tempo necessario per decantare, così come i Villain (interessanti e carismatici) svaniscano in maniera troppo anticlimatica. Colpa del poco tempo a disposizione, che impedisce anche ad alcuni personaggi di essere più efficaci piuttosto che messi lì sostanzialmente a fare quasi nulla (bene da questo punto di vista Cinque e Klaus, male Victor o lo stesso Luther).

Difetti che ci sono e sono evidenti ma che arrivati ormai alla meta non mettono in discussione l'arrivo. Perchè la cosa più importante, come detto in precedenza, era chiudere. Chiudere bene. Un finale definitivo, inappellabile, coerente. E ce lo abbiamo. E' questo che conta alla fine di tutto. A meno che gli autori con l'ennesimo colpo di spugna ci ripensino e gettino in vacca pure questo, ovviamente. 

PRO

- Finalmente una serie che finisce per davvero e lo fa per bene
- Alcuni personaggi li ricorderemo con simpatia
- Consueti momenti assurdi e citazionistici

CONTRO

- Tutto molto compresso, velocizzato e con l'ansia di raggiungere il traguardo
- Alcuni personaggi si limitano ad esserci e poco altro
- I Villain potevano essere sfruttati meglio, nonostante le poche puntate disponibili. 

Voto alla stagione 7,5
Voto alla serie 7,5

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