sabato 4 gennaio 2025

Juventus 1-2 Milan – SuperCoppaItalia 2025 – A lui il panettone a noi il carbone


Nella sfida tra le nobili decadute del campionato vince chi cambia... e lo fa bene. Non solo perché loro hanno avuto la botta di orgoglio di rilanciare con un nuovo allenatore (cosa che il 70/80% delle volte si rivela un inutile azzardo) ma l'hanno fatto nel periodo in cui poteva più incidere sul morale, di uno spogliatoio ormai spaccato che aveva sfiduciato Fonseca, e sui risultati, di una sfida secca e senza appello. Il mago Motta invece, in un atto di cannibalismo mangia il panettone e lascia a noi il carbone, in tempo per la befana. Lui non cambia ma, ancora una volta, cicca clamorosamente i cambi, regalando al Milan una partita condotta per 70 minuti. Non penso ci sia partita più emblematica di questa. Eppure non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere.

Gli errori sono sempre gli stessi, come le mie ripetizioni, come le chiacchiere nelle interviste, registrate come i commenti di EA Sport. Appena togliamo Vlahovic le partite finiscono. E meno male che è lui quello che si mangia i gol, perchè gli altri sono in perenne dieta. Ogni piccolo commentatorucolo televisivo continua a ripetergli sempre la stessa cosa: che un attaccante di ruolo, non serve solo per segnare ma anche per far salire la squadra e dare punti di riferimento. Ma lui continua a giocare a Football Manager sulle nostre spalle, come fosse in pigiama al computer. Conceição invece cambia da allenatore e la riprende, al di là della fortuna e la sfortuna.

Non è sfortuna costruire una attacco solo con Vlahovic, per poi incazzarsi quando si mangia i gol e usarlo come ennesimo capro espiatorio. Non è sfortuna dare la fascia di capitano ad uno come Locatelli, disastroso come sempre, togliendola a Danilo e presentandosi senza difesa in Supercoppa e nelle prossime sfide di Champions (n.b. la lista si potrà ripresentare solo dagli ottavi in poi... se ci arriviamo). Non è sfortuna sostituire uno come Szczesny con Di Gregorio, che non para un rigore del genere e va a funghi, invece di restare in porta, sulla deviazione di Gatti nel raddoppio milanista. Non è sfortuna non azzeccare un solo acquisto, spendendo una barca di soldi per poi ritrovarsi peggio che l'anno scorso, quando non si è cacciata una lira, prendendo per il culo tifosi e allenatore con Djalo e Alcaraz.

Queste sono tutte scelte dirigenziali, prima ancora che tecniche, prima ancora delle deviazioni sfortunate che nel calcio sono sempre capitate anche a noi. Per questo consiglio al grande Giuntoli di non spendere una lira sul mercato di Gennaio. Se deve spendere come hai speso finora meglio che qualcuno gli nasconda il portafoglio. Se il mercato di Gennaio deve togliere soldi a quello di giugno è un mercato inutile. Come tutti i mercati fatti da lui finora.

Per quanto riguarda quelli che vivono ancora sotto l'influenza dei fantasmi del passato. Quelli che criticare questa merda significa essere "vedove di Allegri". A quelli che continuano a consigliarci l'impari raffronto tra questa Juve con la Juve del primo Allegri bis (quella che comunque centrò la Champions). A questi consiglio invece di fare il confronto con la Juve lasciata dal primo Allegri. Quella affidata a Pirlo. Questa Juve è molto peggio di quella di Pirlo, che tornò a casa con Supercoppa e Coppa Italia. Altro che vedova Allegri, chiamatemi vedova di Pirlo.

Per la legge del contrappasso auguro al mago panettone di restare su questa panchina per tre anni. Se ci va bene, in questo arco di tempo, miglioriamo e andiamo in Champions (questo, il prossimo o tra due anni) se ci va male facciamo subire a chi ha tifato contro, i tre anni scorsi, la stessa sorte. Qualcuno adesso mi dirà che sono io quello che rema contro o addirittura tifa contro. A questi rispondo: magari la mia influenza (positiva o negativa) potesse portare ad una soluzione al pantano in cui ci troviamo da cinque anni, ormai. Come ho sempre detto, questo pesce puzza dalla testa. Perciò finché avremo queste teste dirigenziali, potremo cambiare tutti gli allenatori che vogliamo, passeremo sempre dalla padella alla brace. Se questi mandassero via Motta adesso non sarebbero nemmeno in grado di sostituirlo con un allenatore di calcio. Forse nemmeno con un essere umano. Su quella panchina metterebbero un cappello come segnaposto.

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