Caro Mister, posso chiamarla panettone? Il cognome c'è, la consistenza anche... Come quel Babbo Natale di una vecchia pubblicità, di una ditta a lei concorrente, è sempre pronto a dire "fate i buoni" nei confronti della sua squadra. In verità, le dico che finora sono stati tutti molto buoni nei suoi confronti. Nelle interviste le ripetono le domande che le facevano ad inizio anno, come un copia e incolla: "eppure stavolta sembrava essere quella giusta, che cosa è successo?". Continuano a farle le solite domande per farle dare sempre le solite risposte. Mai un rimprovero faccia a faccia, mai una lite alla Allegri vs Adani. Le hanno concesso il tempo che ad altri è stato negato. A dispetto dell'atto di cannibalismo che ha comportato, le è stato permesso di mangiarsi il panettone, e di questo passo mangerà anche la colomba, ne sono più che certo. Anno nuovo vita vecchia. Nulla è cambiato, neppure la sua mentalità talebana. Eppure ci avevano detto che il problema era Vlahovic che non segnava. Ieri infatti non ha segnato... da casa. Neppure chi c'era al suo posto però. Come cercare più luce spegnendo una lampadina troppo flebile.
Lei sempre così buono coi suoi (quanto meno in campo) mai un rimprovero, una strigliata, una tirata d'orecchie. Mai un lancio di cappotto. Le mani bene in tasca per il freddo. Giusto! Non vogliamo mica che si ammali. Perché allora si accende solo quando c'è da fare cagnara per le decisioni arbitrali? A che serve? Tanto più che quella non era neppure una decisione a sua svantaggio. La colpa è di Vanoli? L'ha mai affrontato un derby lei? Forse come calciatore, a Milano, qualche esperienza l'ha avuta. Ma da allenatore è tutta un'altra cosa, peggio se nei derby della Mole, da sempre caratterizzati da una squadra più forte e dall'altra che per ridurre il gap ha provato di tutto. Buche scavate sui dischetti, condotte che inducevano al nervosismo dell'avversario, difensori macellai (che per dei bovini sembra un paradosso) questo è il Torino. Due partite l'anno, poi tutte amichevoli. Vanoli nelle interviste pre partite ha detto che avrebbe fatto di tutto per vincere, senza che nessuno abbia indagato su cosa sia quel tutto. Il folclore dà a loro il titolo dei simpatici e a te non perdona nulla. Oddio, a lei stanno perdonando molte cose. Forse perché non è affatto considerato pericoloso come i vincenti. Lei è come il povero Torino da coccolare e consolare.
Ma ha ragione, la colpa non è (solo) sua, come al solito è di chi l'ha messo lì. Poverino, appena uscito da Football Manager, cosa può saperne di un derby della Mole? Piuttosto lo Chef, quello che prepara i piatti può dircelo. Quello che si presenta alle interviste ridendo ridendo (mi verrebbe da dire da ebete, se non fosse un'offesa). Quello che chiede calma per il mercato di gennaio, ma sul mercato di giugno ha speso 100 milioni per dare lavoro al J|Medical. Signori siamo in mano a questa gente. Gente che ha talmente paura dell'ossessione per la vittoria che non vuole vincere. Ma non preoccupatevi, la cura dalla pareggite è vicina. Dalla prossima iniziamo a perdere. La foglia di fico cadrà e noi potremo dare colpa al serpente sull'albero. Come con Allegri, così con Vlahovic e con chi verrà dopo di loro.
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