that everything could be explained with mathematics
He had denied
His feminine side
Now where is the wisdom in that?"
(Marillion - This Is the 21st century)
I Marillion, agli albori del secolo in corso, composero un pezzo che suonava come un' accusa ad un mondo che stava diventando sempre più cinico, calcolatore, freddo, privo di emozioni. Un mondo dove tutto può essere spiegato in maniera razionale e può essere calcolato o indicato da un numero o una formula, dove la magia della scoperta o la ricerca della bellezza nelle cose è svanita, dove ogni persona fa qualcosa soltanto per ottenerne in cambio un'altra. Una visione pessimistica e al limiti della distopia ma che conteneva molti spunti tristemente reali e che lo sono diventati a maggior ragione negli anni successivi. È fuori di dubbio infatti che i computer, gli algoritmi, le formule, i codici, siano ormai una componente fondamentale del nostro tempo e governino le nostre vite. Tutto (o quasi tutto) può essere quindi spiegato ed espresso da una formula e chi le conosce è in grado di avere in pugno i destini del mondo intero (alcuni tra l'altro ce l'hanno pure se propongono formule balzane e prive di qualsiasi fondamento, ma questa è un'altra storia assurda dei nostri tempi).
È da questo concetto che prende spunto Prime Target (gioco di parole tra "obiettivo numeri primi" e "obiettivo primario"), una spy Story sui generis, che ha per protagonista un matematico che scopre una formula in grado di distruggere potenzialmente l'intera economia mondiale. È in atto infatti una cospirazione che ha per oggetto i numeri.
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"Allora, un per tre tre, un per tre tre..." |
Edward Brooks è un giovane matematico che afferma di aver trovato uno schema riguardante i numeri primi, una correlazione che, se espressa da una formula, potrebbe rivelare possibilità inimmaginabili. Lui però non sa cosa ci si potrebbe fare, non gli interessano le possibili applicazioni, ama solo i numeri e il suo ambito di studi. Ma ben presto si accorgerà che sul suo lavoro hanno messo gli occhi varie persone e che altri che avevano affrontato lo stesso argomento prima di lui sono scomparsi in circostanze misteriose. Ben presto si ritroverà al centro di un gioco di spie internazionali e dovrà diventare un fuggitivo per scoprire la verità e salvare la pelle.
Sicuramente lo spunto di partenza è la caratteristica più interessante di questa serie TV, che apparentemente proponeva numerose riflessioni sul mondo nel quale viviamo e sulle sue connessioni con la matematica. Ma solo in parte questa interessante idea viene sviluppata come meritava.
Se le prime puntate infatti ci affascinano per la loro aria da "A Beautiful mind" in salsa spionistica, le puntate centrali sgonfiano un po' le ambizioni della stessa, premendo fortemente l'acceleratore sul lato più action della vicenda, mettendo da parte il suo tratto più distintivo. Il lato più realistico e concreto resta quindi sullo sfondo, se non per qualche spiegazione che comunque abbiamo giá appreso alle scuole superiori o in studi universitari che magari nulla avevano a che fare con la matematica in maniera specifica.
Giusto non rendere le spiegazioni troppo complesse per non appesantire troppo la visione, ma qualche spunto in più non avrebbe fatto male.
Per fortuna le due puntate finali riprendono un po' il filo del discorso e lo fanno senza rinunciare alla consueta dose di tensione e a qualche colpo di scena (comunque abbastanza prevedibile) ma resta la sensazione che delle cose siano state lasciate per strada. Il giovane Edward continuerà a fuggire e scrivere formule per quasi tutto il tempo su un taccuino, ma avremmo gradito qualche dimostrazione più concreta o intuibile delle sue capacità, perchè per il resto sembra semplicemente uno studente poco a suo agio con i giovani della sua età e con la tecnologia (sfumatura comunque sicuramente interessante).
Prime Target è insomma un prodotto discreto, che fa il suo e che intrattiene senza troppi problemi e tutto sommato centra il suo "obiettivo", ma che purtroppo promette molto più di quello che mantiene. Come il classico degli studenti: molto bravo ma non si applica.
PRO
- Spunto di partenza molto interessante
- È una spy story coinvolgente e non noiosa
- Ha un buon finale, che lascia comunque delle porte aperte
CONTRO
- Idea iniziale non approfondita molto
- Parte centrale che risulta piuttosto piatta
- I numeri sui quali si basa la serie sono paradossalmente poco presenti.
Voto 7
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