Dopo le chiacchiere estive e l’alta concentrazione di amichevoli, compresse in un cortissimo pre-campionato tutto ha inizio. 2009/2010, stagione di fine decennio, riusciremo a colmare il gap sui nemici? Il termine ormai è stato sdoganato dal mou e non è più di esclusivo appannaggio di quei facinorosi degli stadi. Non ci si venga più a parlare di responsabilità degli addetti ai lavori, i giornalisti iniziano bene il campionato coccolando il loro protetto. In vero molto ci sarebbe da dire sui veleni dell’estate e sul mercato, e certo nel corso di questi interventi avrò occasione di esprimere la mia.
Il mercato della Juve è tutto sommato buono, anche se paghiamo ancora le scelte del cantante che hanno costretto la dirigenza a vendere gli ottimi Zanetti e Marchionni per le bizze dei suoi acquisti. La prima uscita conferma le impressioni avute ad Agosto: Diego lè l’uomo in più. Con lui ed Amauri è JUVE spettacolo, il 4-3-1-2 e tutt’altra cosa dal 4-4-2 di Ranieristica memoria. I reparti sono più vicini e sono spariti quei noiosissimi lanci lunghi. Persino il fuorigioco è meglio gestito. Detto questo però, la difesa non è ancora all’altezza di sopportare lo stress di questo modulo e ci sarà sicuramente da penare. Stasera Cannavaro con la sua prestazione ha zittito un po’ di detrattori, ma basterà questo per un’intera stagione.
Zoomando su questa partita si nota che il caldo e la prestazione ancora da “lavori in corso” ci fanno penare nel secondo tempo. Subito gol al 12’ con Iaquinta su splendido assist di Diego da calcio piazzato, poi bel gioco occasioni sciupate e un palo. Sul finale mostriamo la corda, memori delle esperienze passate, Pelissier diveniva il fantoccio da esorcizzare in una difesa splendidamente tenuta dall’esperienza di Fabio Cannavaro. Centrocampo costretto, con un buon Tiago e il solito Bidolsen che perde quella palla e per poco ci condanna. Ok la prima è andata e non si conta. Ora invece il “bello” inizia con la doppia trasferta romana. Fuoco alle polveri!
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