Penso che la giornata di sabato 17 ottobre (mai numero fu più profetico) abbia sancito la fine dei nostri sogni tricolori. Sotto la pioggia di questo weekend sono crollati tutti i nostri castelli di carta, non solo perchè in condizioni normali 4 punti dall’Inter sono un abisso, ma soprattutto perchè si è assistito ancora una volta all’assenza delle idee e del carattere di questa squadra.
Da un mese non vinciamo e all’ottava arrivano Juve-Fiorentina e inter-Genoa, due big match da alta classifica, noi pareggiamo in casa e loro stracciano il Genoa fuori (glisso sulle disparità di prestazioni del Genoa). Chi conosce un po' la storia del calcio sa che questo è una traccia tangibile su come andrà a finire il campionato. Mettiamoci l’anima in pace, non siamo ancora da scudetto. Siamo ancora all’ottava? Vero, ma è anche vero che le grandi squadre concedono pochi spazi alle crisi e che, nella maggior parte dei campionati, vince chi già dall’inizio si stacca, e non parlo della Sampdoria o del Genoa o delle altre che finiscono le loro munizioni prima dell’inizio del girone di ritorno ma delle squadre che hanno l’organico sufficiente per tenere botta per 40 partite più gli impegni di coppa.
Entriamo quindi in un ottica più empirica ed iniziamo ad analizzare quello che già è stato, lasciando perdere i discorsi su quel che potrebbe essere. Ieri ancora una volta la Juve ha detto: questi sono i miei limiti. Nascosta dietro il blasone dell’avversario ci diranno che c’era di fronte la Fiorentina, ma l’inter con chi giocava? che abbiamo fatto col Bologna in casa? Ed eccettuate le buone prove con Roma e Genoa, come abbiamo ottenuto le vittorie con Lazio e Livorno? Questo è il punto cruciale! Come quello che il 4-3-1-2 è sempre più inutile se Diego non torna Diego. Non è più logico un momentaneo cambio di modulo, visto che ormai anche i fatti hanno dimostrato che questa era un’architettura costruita su questo giocatore? Oltretutto parte sempre da posizioni troppo arretrate per incidere significativamente. Il suo prodotto poi è una squadra cosi sbilanciata in avanti che per l’equilibrio dei reparti ci vorrebbe una difesa più che granitica, cosa che la Juve non ha. Cosi l’avversario può tranquillamente rimanere arretrato e ripartire in contropiede nella più classica delle superiorità numeriche
Si dice che il migliore in campo sia stato Poulsen, il che fa capire quale sia stata la prestazione del resto della squadra. Melo continua a non convincermi e a perdere palla, per di più sbaglia il gol della sua espiazione. Iaquinta e Amauri non sono fatti per stare insieme, come due galli nello stesso pollaio si pestano i piedi finendo col danneggiare la squadra, Trezeguet lo si mette in campo solo quando gioca male. Le disfunzioni di questa squadra sono le stesse degli scorsi anni e non penso che l’inesperienza di Ferrara possa porvi rimedio.
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