Dopo un secondo film distrutto dalla critica, torna con questo The box, pellicola che senza dubbio non mancherà di allargare la forbice tra coloro che lo amano e coloro che lo ritengono sopravvalutato.
The box è tratto da un racconto breve di Richard Matheson, al quale Kelly cerca di abbinare il suo stile che ormai appare consolidato, in un vortice dei scene che finiscono per porre domande alle quali per la gran parte dei casi non c'è nessuna risposta.
Se in Donnie Darko il tutto funzionava alla grande, vista la straordinaria tensione ed atmosfera che il film sapeva creare (grazie anche alle musiche, agli accenni al contesto culturale nel quale il tutto era inserito, all'ottima prova di tutto il cast...), in questo caso spesso gli attori appaiono ingessati, e privi dello stesso spessore.
Ad una prima parte sicuramente molto interessante e ingegnosa, magari un po' lenta ma dotata di un suo fascino, segue una seconda nella quale la fantascienza più spinta prende il sopravvento, col rischio di lasciare lo spettatore disorientato.
Quello che all'inizio sembra un semplice e ben congegnato thriller si trasforma così in una pellicola dove farci entrare di tutto.
Tra le cose positive sicuramente c'è l'ottima interpretazione di Frank Langella, che riesce a rendere il suo personaggio inquietante al punto giusto, e per tutta la durata del film.
Insomma alla fine dei conti Kelly non affascina come Donnie Darko, e non delude come Southland tales: ad un ottima realizzazione dello scenario che sta sullo sfondo, una prima parte molto inquietante, una serie di ottimi tocchi registici, abbina la consueta voglia di strafare, di inserire rimandi e citazioni, di porre domande senza risposta (anche se molto meno che in passato), e di stupire lo spettatore magari anche quando non se ne senta la necessità.
The box finirà per scontentare coloro che già non avevano amato Donnie Darko e piacerà a coloro che avevano amato già alla follia lo stile di Kelly.
Per gli altri, The box è un film più che discreto.
Voto 7+
Nessun commento:
Posta un commento